Capitolo 27

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"Che cosa hai fatto?!" dico appena entro in casa di Haymitch. Solo ora mi accorgo di quanto è pulita e profumata quella casa. Lui è seduto sul divano a guardare la tv, ed è sobrio. E' ancora molto strano vederlo in questo stato. "Come? Di cosa stai parlando?" chiede. "Oh dai, non fare il finto tonto. Tutta Panem sa del nostro matrimonio. Allora, che hai da dire a tua discolpa?!" dico. "Okay, okay, calmati. Plutarch l'altro giorno mi ha telefonato, congratulandosi per il vostro matrimonio. Io non ho detto nulla, lo giuro. Sono rimasto sorpreso anch'io quando me l'ha detto" dice. "E allora chi è stato?" domanda Peeta. "Io" dice Effie entrando nel salone. "Cosa?! Perchè?" chiedo. "Per sbaglio l'ho detto ad una mia cara amica di Capitol e lei deve aver sparso la voce. Non dovevo fidarmi di lei. Mi dispiace tanto ragazzi" dice. "Okay, non importa. Stai tranquilla Effie" dico abbracciandola. "Ed ora? Arriveranno telecamere? Dovremo fare interviste e cose così?" chiede Peeta. "Credo proprio di si...ma c'è anche un'altra cosa. Vi vogliono a Capitol CIty" dice Haymitch. "NO!"urlo. "Katniss, mi dispiace. Plutach l'ha annunciato sta mattina in diretta nazionale, non potete mancare" dice. "No, non m'importa. Io non torno in quella schifosissima città" dico. "Nemmeno io voglio andarci" dice Peeta. "Ragazzi non fate i bambini. Dovete solo fare qualche intervista, poi potrete tornare a casa" dice. "No, io non ci vado. Troppi ricordi" dico dirigendomi verso la porta. "Non risolverai nulla scappando" urla Haymitch. Lo fisso per qualche secondo, poi esco sbattendomi la porta alle spalle. Non tornerò a Capitol City, non possono obbloigarmi. Inizio a correre nella direzione del bosco, ed appena arrivo li, prendo il mio arco ed inizio a cacciare. Il bosco mi aiuta sempre in queste situazioni. Riesco a catturare due tacchini. Mi siedo sul prato verde, ed inizio a strappare le piume. Perchè la gente deve decidere al posto mio? Perchè non mi chiedono mai cosa ne penso? I giochi sono finiti, la guerra è finita, è tutto finito, perchè non mi lasciano vivere la mia vita in pace? Sono stufa. Sono stufa di essere Katniss Everdeen, la ghiandaia imitatrice. Voglio solo essere lasciata in pace una volta per tutte. Vengo distratta da un rumore. Alzo gli occhi e vedo del fuoco. Un fulmine ha colpito un albero ed ora quest'ultimo sta bruciando. Prendo i tacchini ed inizio a correre. A un certo punto un altro fulmine colpisce un altro albero, che fa spezzare un ramo infuocato che mi si piazza davanti. Lascio cadere per terra i tacchini per colpa di un forte bruciore alla mano. Mi sono scottata, proprio come nei primi Hunger Games. Chiudo la mano a pugno, cercando di far alleviare il dolore. Sento delle mani che mi stringono le spalle. Mi giro di scatto ed inizio a tirare calci al mio aggressore. "Katniss sono io" urla Peeta. "Oddio Peeta, scusa. Mi hai fatta spaventare" dico. "Scusami tu...ora però dobbiamo andarcene" dice mentre iniziamo a correre verso casa. Appena arriviamo, lui corre in bagno a prendere una pomata per le scottature. Mi prende la mano ed inizia a spalmarmela delicatamente. Io sobbalzo per il dolore. "Scusa" dice cercando di fare più delicatamente. "Non preoccuparti" dico mentre gli accarezzo il viso. "Katniss...ho parlato con Haymitch e lui ha detto che non possiamo fare nulla. Ho provato a convincerlo, ma lui ha detto che non può decidere lui" mi dice. "L'avevo intuito. Scusa se sono scappata, ma dovevo stare un pò sola. Non voglio tornare a Capitol" dico. "Anch'io non voglio tornarci Katniss. Anch'io ho dei brutti ricordi di quella città" dice. Sono stata così egoista che non ho pensato a Peeta. Lui li è stato picchiato e torturato per colpa mia. "Lo so, mi dispiace" dico. "E di cosa? Non è colpa tua" dice. "Si che lo è. E' sempre colpa mia. Ora siamo costretti a tornare in quell'inferno. L'ho sempre detto che dovevo magiare quelle bacche e basta" dico. "Ma cosa dici? Tu ci hai salvati. Hai salvato tutti" dice "non è colpa tua. So che siamo costretti a tornare nella capitale, non possiamo farci nulla. Affronteremo la situazione insieme, come abbiamo sempre fatto. Perchè è questo che facciamo noi due...ci proteggiamo a vicenda". 

Il dente di leone che fiorisce a primaveraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora