Capitolo 6

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Stazione. Luogo di partenza Distretto 12. Luogo d'arrivo Distretto 4. Non salgo su un treno da molto tempo e devo dire che è una senzsazione orribile.  Mi ricorda gli Hunger Games e la rivoluzione. Mi sento disorientata e vorrei tanto scendere, ma non posso. Ripeto a me stessa che sto andando via da casa per guarire e non per morire. Questa è una di quelle situazioni in cui vorrei essere assieme a Peeta. Lui mi fa calmare, e riesce a rendere tutto così...bello. Ma ora lui non è qui, ed io devo affrontare la cosa da sola. Decido di dormire un pò, per smettere di pensare. Quando mi sveglio mi accorgo che manca poco all'arrivo. Annie sarà in stazione ad aspettarmi. Sono molto agitata per il nostro incontro. Non tanto per il fatto che rivedrò Annie, forse più pazza di prima, senza Finnick. Ma sono molto preoccupata per l'incontro con suo figlio. Non so perchè, ma questa cosa mi agita molto. Be io e Finnick siamo stati amici, per poco, ma ci siamo tenuti compagnia quando tutti e due avevano bisogno d'aiuto. Guardo fuori dal finestrino e vedo il mare. Il distretto 4 dev'essere davvero molto bello e soprattutto, dev'essere molto sereno. Appena scendo dal treno riconosco subito la figura che si trova a qualche metro da me. Non è cambiata per niente. Forse solo gli occhi sono diversi, sono più tristi, ma si riesce lo stesso a vedere quella punta di felicità che avevano quando guardavano Finnick. Mi avvicino a lei molto lentamente. "Katniss!" grida Annie venendomi incontro. Ci salutiamo con un abbraccio molto frettoloso. "Ciao Annie, come va?" le chiedo. "Dire molto bene, e voi come state? Cioè tu come stai? E Peeta?" mi dice. Da come parla e dal suo atteggiamento, sembra che stia molto meglio. "Si anche a me va tutto bene, grazie. Peeta non è potuto venire perchè non stava molto bene"dico. Ho evitato di dire ad Annie dell'intervento, non voglio incasinarle di più i pensieri. "Oh no mi dispiace così tanto. Spero si rimetta presto" dice facendo un faccino triste. "Già" rispondo. "Dai non pensarci, passerai una settimana fantastica qui. Come ti ho già detto potrai alloggiare in una casetta che si trova vicino la nostra abitazione e...oddio quasi dimenticavo, sta sera sei ospite a casa nostra. Non vedo l'ora di farti conoscere mio figlio, Finn. Sono sicura che ti piacerà" dice facendomi un sorriso a 32 denti. Annie mi accompagna nella mia "casa" e dopo aver disfatto le valigie vado a cena da lei. La casa si trova in riva al mare ed è abbastanza grande. La porta si apre e mi ritrovo davanti suo figlio. Sono rimasta paralizzata. E' lui...è identico a lui. "Ciao io sono Finn" mi dice porgendomi una mano. Io la prendo ed analizzio il suo viso. Stessi occhi, stessi capelli biondi e ricci. Mi chiedo se il carattere è uguale a quello del padre. "Ciao io sono Katniss" gli dico sorridendo. "E' vero che eri amica di papà?" mi chiede. "Oh vi siete già conosciuti" dice Annie. Sono stata salvata dalla sua voce, non potevo, o meglio non volevo rispondere a quella domanda. Finn scappa via e Annie mi invita ad entrare. Le pareti sono tappezzate da foto, quasi tutte di Finnick. Come al solito vorrei scappare e mettermi a piangere, ma non posso davvero farlo. La cena è molto buona, ed è intrattenuta dalla vivacità del piccolo. "E' davvero un bravo bambino" dico rivolgendomi a Annie. "Si, ma quando vuole fa il birbante" dice fancendo il sollettico a Finn. "Tu hai un figlio?" mi chiede il piccolo. "Oh em...no tesoro" rispondo. "Peccato, avrei potuto giocare con lui" dice deluso. Per fortuna non mi ha più rifatto quella domanda, sarei rimasta spiazzata. La serata è stata davvero bella, e riesco a capirlo sia dal fatto che mi sono divertita, e sia dal fatto che nei miei sogni sta notte vedo Finnick ed Annie che giocano con il figlio felici.

Il dente di leone che fiorisce a primaveraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora