Capitolo 3

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"Ehi dolcezza". Solo Haymitch può chiamarmi così. Alzo la testa e vedo il suo viso. Ora che lo vedo da vicino mi accorco di quanto è cambiato. L'alcol gli ha fatto davvero molto male, ma lui non se n'è accorto. "Come ti senti?" gli chiedo con gli occhi pieni di lacrime. "Un pò meglio. Ma...perchè piangi?" mi chiede. "Be, sai, mi sono preoccupata per te. Non farmi più spaventare così! Smettila di bere quella roba" gli rispondo. "E perchè dovrei" dice mettendosi a sedere "A nessuno importa di me". "A noi importa di te" dico alzando un pò la voce. Sto iniziando a pensare a tutti i momenti passati con Haymitch. A quando lo incontrai per la prima volta. A quando fu il nostro mentore (per ben due volte). A quando lo aggredì sull'hovercaft perchè non aveva salvato Peeta. A quando iniziai a piangere per Peeta e lui mi consolò. "Perchè vi importa di me?" domanda Haymitch. "Perchè sei nostro amico" dice Peeta. "Come posso essere vostro amico, dopo tutto quello che vi ho fatto" risponde Haymitch. "So che non abbiamo passato bei momenti" dico "Ma, ormai, quello è il passato. Io ti ho perdonato Haymitch". "Anche io" dice Peeta. Haymitch incomincia a piangere, così l'abbraccio. Solo ora capisco quello che sta passando. Deve sentirsi davvero solo. Gli rimaniamo solo io e Peeta, e non possiamo abbandonarlo. "Calmati. Ora ci siamo noi" gli dico molto dolcemente. Rimaniamo tutti e tre a chicchierare del più e del meno. Ricordando i bei momenti passati assieme (anche se pochi), e parlando di ciò che abbiamo fatto durante il periodo in cui non ci siamo visti.  Dopo poco il dottore entra nella stanza, e ci dice che Haymitch deve riposarsi, ed anche io ho bisogno di dormire un pò. Così salutiamo Haymitch, ma prima di andarcene mi volto e gli dico "Haymitch, resta vivo ok?". Lui sorride, probabilmente ricordando il consiglio che mi diede quando ci incontrammo sul treno della prima arena. "Non preoccuparti, me la caverò" dice. Io gli sorrido e poi raggiungo Peeta che è già uscito fuori. Quando arriviamo a casa facciamo una cena a base di stufato di coniglio. Rimaniamo in silezio dutante tutto il pasto. Be, non abbiamo molto da dirci, siamo ancora un pò scossi per quello che è successo durante la giornata. Quando finiamo di mangiare andiamo a dormire, ma appena mi metto a letto sono costretta a rialzarmi perchè non mi sento molto bene. Vado in bagno ed incomincio a vomitare. Forse lo stufato era andato a male, ma anche Peeta l'ha mangiato e lui sta bene. Poi incomincio a tremare e ad avere un pò di paura perchè mi accorgo che il mio ciclo non è arrivato regolarmente.

Il dente di leone che fiorisce a primaveraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora