Capitolo 12

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La mattina seguente mi sveglio sola nel letto, sul comodino c'è un biglietto: COME TI AVEVO DETTO IERI, SONO ANDATO IN PANETTERIA. CI VEDIAMO DOPO. TI AMO. Non mi piace stare sola in casa, è tutto silezioso e noioso. Potrei guardare la TV ma anche quella è noiosa. Così decido di andare nei boschi. Non caccio. Rimango seduta nel luogo in cui stavamo  sempre io e Gale. Vorrei tanto cacciare con lui in questo momento. Lo odio per quello che ha fatto, ma...è ancora il mio migliore amico, diciamo un fratello che non ho mai avuto. Non lo sento da tantissimo tempo. Alcune volte vorrei chiamarlo al telefono, ma non posso, sia perchè non ho il suo numero (anche se potrei cercarlo) e sia perchè non ne ho il coraggio. Mi è sempre stato accanto, ed è normale che mi manchi, anche se come ho già detto lo odio. Decido di tornare a casa per preparare il pranzo. Peeta resta soltato per mangiare e poi ritorna in panetteria. Ma prima si uscire mi dice "Ah quasi dimenticavo. Oggi fatti trovare alle otto fuori casa". Sono molto curiosa di ciò che farà. Alle sette incomincio a prepararmi. Vorrei mettermi un vestito rosso lungo, ma alla fine opto per un vestito nero stretto che arriva sopra il ginocchio. I capelli gli lascio sciolti e applico soltanto un pò di matita agli occhi. Mi guardo allo specchio e mi sento abbastanza carina. Il vestito non è certo meraviglioso come quelli di Cinna, ma è abbastanza bello. Alle otto precise mi faccio trovare fuori casa. Peeta ritarda di dieci minuti. E' bellissimo sta sera, tranne per i capelli su cui ha messo del gel. Odio quando gli porta così. "Sei in ritardo. Non si fa aspettare una donna" dico ridendo. "Scusa mi stavo sistemando. Comunque sei bellisima sta sera" dice. "Grazie anche tu. E comuque se per sistemare intendi farti quei capelli allora hai perso solo tempo" dico. "Ehi perchè? Cosa c'è che non va nei miei capelli?" chiede offendendosi un pò. "Troppo ordinati" dico cercando di rovinare la sua acconciatura."Ferma, ci ho messo quasi un quarto d'ora per farli" dice prendedomi la mano. "Va bene ti lascio in pace" dico. Il luogo della nostra cena è la panetteria. Mangeremo nel seminterrato. Ha fatto un lavoro molto carino. "Wow sembra un altro posto" dico guardandomi intorno "Devi aver lavorato molto". "Mmm...diciamo di no. Mi sono fatto aiutare". La cena è veramete perfetta, Peeta è un mago hai fornelli. Devo dire che io non sono male a cucinare, visto che per il momento non ho avvelenato nessuno, ma Peeta è un cuoco eccellente. Peeta ha portato anche uno stereo qui sotto, così balliamo un pò. "Grazie Peeta è stata davvero una bellissima serata" dico baciandolo. "Aspetta manca una cosa, vieni" mi dice. Mi fa sedere su una sedia e mi benda. "Non sbirciare okay?" mi chiede. "Daccordo" rispondo. "Ora puoi guardare" mi dice Peeta dopo qualche minuto. Appena tolgo la benda nel mio campo visivo entra una torta enorme. E' tutta verde (il mio colore preferito) è decorata con delle foto dove ci siamo io e Peeta. Poi lui la gira e leggo una scritta: Vuoi sposarmi vero o falso? In cima alla torta c'è una scatolina, Peeta la apre. Dentro di essa c'è uno dei più beianelli che io abbia mai visto. Rimango senza parole mentre continuo a leggere la scritta. Peeta prende la scatolina viene vicino a me e si inginocchia. "Allora Katniss Everdeen. Vuoi sposarmi vero o falso?" Scoppio a piangere. "Vero" dico baciandolo. "Non piangere" mi dice Peeta abbracciandomi. "Queste sono lacrime di gioia" dico mentre il mio furuto marito mi mette l'anello al dito. "Sarò fiera di essere la signora Mellark" dico baciandolo di nuovo.

Il dente di leone che fiorisce a primaveraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora