Quando mi sveglio Peeta è accanto a me che dorme beatamente. Quello che è successo sta notte mi ha fatta preoccupare. So che è normale ma era da mesi che non aveva più i suoi attacchi ed ora, ne ha avuti tre nel giro di una settimana. Be diciamo che in questi gionri non è andato tutto rose e fiori, quindi dovrei cercare di tenere tutte le cose sotto controllo. Ma come? Quello che è successo con Gale non potevo controllarlo, nemmeno quello che è successo sta notte. Ho paura. Paura di svegliarmi e di non trovarlo accanto a me. Paura di non sentire più la sua voce. Paura di andare a trovarlo in un ospedale di Capitol City. Paura di perderlo, di nuovo. "Ehi a cosa pensi?" chiede Peeta. "Oh ti sei svegliato, non me ne ero accorta" dico. "Già, eri troppo presa dai tuoi pensieri" dice. "Mmm...forse" dico. "Allora? A cosa pensavi?" chiede. "Al colore delle pareti" dico mentendo. "Il colore delle pareti?!" dice. "Si...è tutto sbiadito" dico. "Allora ridipingiamo le pareti" dice. "Sai è una bell'idea. Potremmo farlo prima d'iniziare ad organizzare il matrimonio" dico. "Già" dice "Em...senti Katniss, scusa per sta notte". "Stai tranquillo" dico. "No non posso stare tranquillo" dice. "Senti ne abbiamo già parlato ieri. E poi cosa vorresti fare? Andartene via?" dico sperando che la risposta non sia "si". "Certo che no! Però...forse potrei prendere delle pillole" dice. "Quali pillole?" chiedo. "Non so il nome preciso, però ne ho sentito parlare" dice. "E fanno diminuire gli attacchi?" domando. "Si" risponde. "Non lo so Peeta...potrebbero esserci degli effetti collaterali" dico. "Be dovrò informarmi" dice. "Okay" dico. "Però ora abbiamo di meglio da fare. Dobbiamo ridipingere la pareti" dice. "Cosa?! Pensavo stessi scherzando" dico. "Certo che no" dice prendendomi in braccio. "E dove la prendiamo la vernice?" chiedo. "In soffitta c'è un barattolo. Aspetta qui" dice mettendomi giù. Peeta arriva dopo qualche minuto con in mano un paio di pennelli e un barattolo. "Sporcheremo tutto" dico. "No, ho portato questi" dice alzando dei teli di plastica. Sistemiamo i teli sui mobili ed iniziamo a dipingere le pareti. Ora che ci faccio caso erano un bel pò rovinate. "Attenta" dice Peeta dipingendomi la guancia. "Quello attento devi essere tu" dico mentre gli sporco il braccio. Iniziamo a rincorrerci per tutta la casa. Sembrimo dei bambini che giocano a sporcarsi con della vernice. Cerco di non farmi prendere, ma Peeta mi raggiunge e mi butta a terra. Siamo così vicini che riesco a sentire il battito accellerato del suo cuore."Dovremmo finire di dipingere le pareti" dico. Peeta ha la faccia e le braccia sporche. Questo vuol dire che ho fatto un bel lavoro. "A me invece piace stare così" dice baciandomi. Quando ci separiamo restiamo a guardarci negli occhi. Sto per baciarlo di nuovo, quando lui mi passa il pennello sporco sul naso e poi scappa. "Ehi questo è barare" dico cercando di raggiungerlo. "Okay, tregua?" dice porgendomi la mano. "Tregua" dico stringendo la sua mano. Cerco di liberarmi dalla sua presa, ma lui mi attira a se e mi bacia. "Okay, dobbiamo finire la stanza" dico. "E va bene" dice riprendendo a dipingere la parete. Quando finiamo il nostro lavoro il risultato è abbastanza decente. "Contenta?" chiede Peeta. "Abbastanza" dico. "Abbastanza? Io voglio che tu sia davvero contenta. Non abbastanza contenta. C'è qualcos'altro che posso fare per te?" dice. "Mmm...potresti prerarare qualcosa da mangiare. Sai, dopo tutto questo lavoro, sono un pò affamata" dcio. "Subito" dice Peeta correndo in cucina.
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Il dente di leone che fiorisce a primavera
Fiksi PenggemarCiao a tutti :) E' la prima fanfiction che scrivo su questo sito. Come potete vedere ho deciso di raccontare il sequel di mockingjay, parlando appunto della vita che svolgono Peeta e Katniss dopo tutto quello che hanno passato. Sconsiglio la storia...