E' da quasi due ore che Peeta è sul tavolo svenuto. Io sono accanto a lui che gli stringo la mano e a volte gli accarezzo i capelli. Dopo qualche minuto inizia ad aprire gli occhi. "Ehi" dico. "Che ci faccio qui? Dov'è Gale?" chiede. "E' andato via" rispondo. "Meglio" dice. "Si ma...guarda che ti ha fatto" dico indicando lo specchio. "Ho avuto ferite peggiori. Passerà" dice. "Non è quello il problema. So che mentre lo picchiavi non eri tu, hai avuto un altro attacco di rabbia" dico. "Lo so...ma lui non deve permettersi a baciarti" dice. "Lo so è stato un cretino" dico accarezzando la sua guancia "Hai sofferto vero?" "Quando ho i miei attacchi di rabbia soffro sempre" risponde. "A cosa pensavi?" domando. "A te...che baciavi Gale e non ti importava di me" risponde. "Sai che non lo farei mai" dico. "Lo so...ma quando ho i miei attacchi non riesco a pensare a ciò che è reale e a ciò che non lo è" dice. "E' una cosa con cui devi coinvivere" dico. "No...non ci posso coinvivere. Un giorno potrei svegliarmi e ucciderti. Potrei farti del male, com'è successo con Gale!" dice. "Peeta tu non mi farai del male. Quando avrai uno dei tuoi attacchi, cercerò di riportartialla realtà" dico e poi lo bacio. "Avevi ragione, non dovevamo invitare Gale" dice. "Non importa ora è tutto finito" dico. "Mi sei mancata" dice. "Sei stato senza di me solo due ore, o meglio, io ero accanto a te ma tu eri svenuto" dico. "Lo so ma...sai non voglio stare nemmeno un secondo senza di te" dice. "Anche io sai" dico e dopo riprendo a baciarlo. Amo Peeta e lui ama me. Siamo una cosa sola. Nessuno può separarci. "Andiamo a dormire?" chiede lui. "Okay" rispondo. Così andiamo in camera da letto e ci addormentiamo. Ma presto il mio sonno tranquillo vieni interrotto. Appena mi sveglio vedo Peeta che si muove, come se cercasse di scappare da qualcosa. Poi capisco. Gli occhi chiusi, i pugni stretti, le goccioline di sudore sulla fronte...sta avendo un incubo. Non so cosa fare. Così decido di fare ciò che fa lui quasi ogni sera. Lo stringo forte tra le mie braccia. Lui si sveglia all'improvviso. "Katniss" mi chiama. "Peeta era solo un incubo" dico. "NO. Gli ibridi stanno arrivando, vogliono ucciderti. Devi scappare" dice mettendomi le mani sulle spalle. "Peeta non verrà nessuno, era solo un incubo" dico. "No devi andartene" dice spingendomi. "No. Peeta non arriverà nessun ibrido" dico. "Sei stupida! Sto cercando di salvarti la vita, vattene" dice mentre si ranicchia sul letto. E' capitato di nuovo. Devo cercare di farlo calmare, come gli avevo promesso. Mi avvicino a lui e gli prendo le mani stringendole forte. "Peeta siamo al sicuro, era solo un brutto sogno" dico. "No non è vero" dice. "Si è vero, fidati di me" dico. Lui mi bacia. "Okay" risponde. Lui si stende e cerca di riaddormentarsi. "Katniss...potresti restarre abbracciata a me fin quando non mi addormento?" chiede. "Certo, lo facciamo tutte le sere" dico. "Già" dice lui un pò confuso. Così l'abbraccio e gli do piccoli baci sulla fronte ed alla fine si addormenta.
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Il dente di leone che fiorisce a primavera
FanfictionCiao a tutti :) E' la prima fanfiction che scrivo su questo sito. Come potete vedere ho deciso di raccontare il sequel di mockingjay, parlando appunto della vita che svolgono Peeta e Katniss dopo tutto quello che hanno passato. Sconsiglio la storia...