Capitolo 24

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Corro verso lui e mi ci siedo accanto. "Peeta" chiamo. Lui non risponde. Gli appoggio la testa sul petto ma non riesco a sentire il cuore. "Peeta!!" urlo, ma niente. Sta accadendo di nuovo. Mi sembra di essere ritornata nell'arena, e di rivivere quell'orribile momento. Tremante come una foglia cerco di rianimarlo, proprio come fece Finnick. Gli appoggio di nuovo la testa sul petto ma non sento nulla. Così, con le poche forze che ho, lo trascino nella panetteria e lo faccio stendere sulla poltrona. Esco di corsa dall'edificio e mi dirigo verso la casa del medico. Appena arrivo, inizio a bussare insistentemente alla porta. Il dottore mi apre preoccupato. "Che succede?" chiede. "Peeta non respira...il suo cuore si è fermato" dico piangendo. "Calma, calma. Dov'è lui?" chiede. "In panetteria. Ho cercato di rianimarlo, ma niente" dico. "Okay, andiamo" dice afferrando una valigetta. Appena arriviamo, il dottore strappa la maglietta di Peeta e tira fuori dalla valigetta uno strano aggeggio. Appena posiziona l'attrezzo sul petto del mio panettiere, lui sobbalza. "Cos'è quella cosa?" urlo, ma il medico non risponde. Mi siedo a terra ed inizio a piangere. Lo sto perdendo. Se ne sta andando. Il mio ragazzo del pane sta andando via per sempre. "E' sveglio" grida il medico facendomi sobbalzare. Vedo Peeta che inizia ad aprire gli occhi. "Katniss?" dice con un filo di voce. "Che ti è successo?" dico mentre gli prendo la mano. "Non lo so. Sono uscito fuori per prendere una boccata d'aria e poi...poi non ricordo più nulla" dice. "Peeta, non respiravi più. Eri morto!" dico. Lui mi stringe forte senza dire nulla. "Signor Mellark, sta per caso continuando a prendere quelle pillole?" chiede il dottore. "Quali pillole?" domando. "Le pillole per far diminuire le crisi di panico" dice. Guardo Peeta confusa, ma lui rimane in silezio. "Allora, le sta continuando a prendere?" chiede di nuovo il medico. Peeta annuisce. "Quante ne prendeva al giorno?" chiede. "Quattro" risponde Peeta. "Quattro?! Il massimo era due. Avevo detto che doveva andarci piano perchè potevano farle male, ed infatti così è stato" dice. "Perchè non me l'hai detto?" chiedo. "Te ne avevo parlato" risponde lui. "Si, ma non mi hai detto che avevi iniziato a prenderle. Perchè?" chiedo. "Perchè se te l'avessi detto, tu non me le avresti fatte prendere, ed i miei attacchi di panico sarebbero continuati" dice. "Eri morto, lo capisci!" urlo. "Scusate se m'intrometto" dice il dottore "ma dovrei giusto fare dei controlli per accertarmi che tutto vada bene" . "Certo, faccia pure" dico alzandomi ed uscendo dalla panetteria. Sento Peeta che chiama il mio nome, ma faccio finta di non sentire. Avevamo promesso di non mentirci più, e lui che fa? Inizia a prendere delle pillole che lo fanno quasi morire! Sono troppo arrabbiata per tornare a casa, così decido di dirigermi verso il bosco, dove forse riuscirò a calmarmi.

Il dente di leone che fiorisce a primaveraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora