XX

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a b e l

Talìa cade a terra con un forte tonfo non appena James dice fra i denti: «Scelgo la porta a destra.» Questa si apre con un click, e Giano scompare nel nulla, mentre io mi affretto a raggiungere la mia amica. La rabbia sul volto di James evapora quando si volta a guardare Tal, e si affretta anche lui a raggiungerla, inginocchiandosi accanto a lei.

«Talìa! Talia!» la chiama più volte, scuotendo le sue spalle, ma lei non si muove «Che le succede?!»
«Non lo so, James!» esclamo, abbastanza in panico anche io.

Improvvisamente la temperatura si alza notevolmente, e il corpo di Talìa inizia ad emettere vapore, alcuni ciuffi dei suoi capelli neri prendono fuoco, e lei inizia a tremare eccessivamente.

«Oh, no...» dice James, la paura viva nelle sue iridi «So cos'ha, cioè non proprio! Ma so che Davis riesce a calmarla!» dice.

«Come?!» gli chiedo, guardando preoccupato Talìa, cercando di provare a sdraiarla a pancia in su, prendendole poi le gambe per alzargliele.
È quello che si fa quando una persona sviene, alzarle le gambe per far sì che il sangue fluisca più velocemente al cervello, giusto?
Ma non appena tocco la sua pelle vengo come risucchiato da un tornado e catapultato su una spiaggia.

Sbatto diverse volte le palpebre, per lasciare che le mie iridi si abituino alla luce del sole, e vedo una donna per terra, fradicia dalla testa ai piedi, i capelli le ricadono sul viso, intrecciati con diverse alghe. Indossa una tunica greca a motivi floreali, anche questa completamente bagnata. In piedi davanti a lei ci sono Percy, Talìa e una ragazza dai capelli rossi che credo di aver già visto. Dovrebbe avere all'incirca la mia età.

La ragazza parla con Talìa, mentre quest'ultima ha gli occhi fissi sulla donna. Distoglie un secondo lo sguardo, rivolgendolo all'amica, e la donna si alza velocemente, e con un rapido movimento della mano scaglia un qualcosa di affilato e appuntito contro Talìa.

«No!» esclamo, avvicinandomi nel tentativo di fermarla.

Ma la ragazza dai capelli rossi è veloce, e spinge via Talìa, venendo trafitta dritta al cuore dall'arma della donna. La ragazza cade a terra, il petto che si tinge pian piano di rosso.

«Lily!» sento un'altra voce, e vedo Albus accorrere verso la ragazza, prendendola fra le braccia e piangendo sul suo corpo.

Poi le immagini iniziano a farsi più distorte, e l'ultima cosa che sento dire da Lily sono queste parole «Obliviali. Non voglio che soffrano a causa mia. Mamma, papà, James... fallo per me, Albus, promettimelo.»

Lascio la presa su Talìa, guardandola sconvolto, ricordandomi della ragazza del suo ricordo. Lily Luna Potter, Grifondoro del quinto anno. La sorella minore di Albus e James. Ma James...

Giano ha detto a James che gli era stato rubato un ricordo, e sono convinto che fosse proprio questo ciò che intendeva. Qualcuno ha obliviato James, portandogli via il ricordo di sua sorella. E lui ha scelto la porta a destra, ha scelto di non ricordare per non far correre rischi a Talìa, che è per lui come una sorella...

«Diamine, Victor, aiutami!» esclama James, riportandomi sulla terra. Ha le mani ustionate per il contatto con il corpo di Talìa, ma nonostante il fuoco continua a dargli schiaffetti sulle guance, cercando di farla riprendere.

«Ho un'idea!» esclamo, decidendo che avrei chiesto chiarimenti più tardi alla diretta interessata, e mi affretto a tirare fuori dallo zaino di Talìa la cosa che mi ha salvato qualche giorno fa, quando Ladone mi ha quasi ucciso: la tela di Penelope.

Copro il corpo di Talìa con la tela, che al primo contatto inizia a brillare, e un'aura dorata cosparge l'oscurità che ci circonda. La temperatura torna normale, e lentamente Talìa inizia a svegliarsi. James si poggia contro la parete, respirando profondamente e rivolgendo la testa al soffitto. Io penso ancora a come e perché io sia riuscito ad entrare in un ricordo così nascosto nella mente di Talìa.

Fire Tornado - Wizards of Olympus IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora