XXII

1.1K 70 154
                                    

a l b u s

«Era ora, per tutti gli dèi! Vi sto aspettando da duemila anni!» esclama il barattolo di vetro, comodamente posato sulla sedia a dondolo di legno scuro.

Io e Scorpius ci scambiamo un'occhiata leggermente sconvolta, poi, con un patto silenzioso, decidiamo di mantenere la calma e far finta che questa situazione sia normale. Anche se conversare con la voce di una vecchietta millenaria rinchiusa in un barattolo di vetro è tutto, tranne che normale. Soprattutto se quel barattolo è targato Nutella.

«Salve...» Scorpius prende parola, per fortuna «Lei è la Sibilla Cumana?» domanda.

«Certo, chi pensavi che fossi, la Pizia?!» esclama il barattolo di Nutella, irritato.

«Cos'ha contro la Pizia?» Scorpius alza un sopracciglio chiaro, osservando il barattolo con i suoi occhi grigi. Decido di intervenire, per non subire le ire di un barattolo di Nutella infuriato.

«Emh, Sibilla, potrebbe aiutarci?» le chiedo, dopo un finto colpo di tosse.
«Ma certo caro, sono stata rinchiusa qui dentro e ho scelto di non morire solo perché sapevo che prima o poi sareste venuti a salvarmi.» ci confessa, e ammetto di essere molto confuso.

«Avete ricevuto una profezia da una mia lontana discendente, beh, quella è una mia profezia.» continua, e la mia confusione non fa altro che aumentare «L'ho predetta circa trecento anni fa, e adesso è il momento che venga adempiuta.»

«Continuo a non capire...» dice Scorpius, e la voce della Sibilla sospira, scocciata.
«Siete giunti qui, come Enea, a chieder mio consiglio. E io vi dico che, se non sarò io a guidarvi nell'Averno, morirete nel peggiore dei modi.» dice, in tono cupo.

«Questo è... rassicurante.» mando giù il nodo formatosi alla mia gola, guardandomi intorno, e osservando gli scaffali polverosi colmi di vecchi tomi e antiche pergamente.

«Lei ci accompagnerà, quindi?» le chiede Scorpius, gentilmente.
«Certo, se non volete essere affogati nello Stige da Caronte, o dilaniati da Cerbero, o spediti nel Tartaro dai tre giudici. Potreste andare in contro a spiacevoli destini, senza il mio aiuto.»

«Ma lei è in un barattolo di Nutella, come possiamo portarla con noi?» dice Scorpius.
«Sei molto acuto, Scorpius Malfoy. Ho scelto la Nutella per via dell'odore, ad ogni modo. Meglio del barattolo precedente, che prima di me conteneva acciughe sottaceto.» un verso schifato esce dalla mia bocca.

«Puoi dirlo forte, ragazzo mio.» dice il barattolo.
«Come possiamo portarla con noi?» le chiedo di nuovo, e il fumo all'interno del barattolo diventa azzurro.

«Ho bisogno di un corpo.» dice, con un tono piuttosto macabro, tanto che un brivido mi percorre la schiena. Scorpius se ne accorge, avvicinandomisi, e poggia la sua mano sul mio fianco, stringendo leggermente, come a darmi la forza di continuare questa assurda conversazione.

Ricorda perché stai facendo questo, Albus. Per salvare i tuoi amici, e per riavere indietro tua sorella. Non è il momento di fare il codardo.

«Non disperate, Maghi dell'Olimpo. È così che vi conoscono, sapete?» dice, io e Scorpius ci guardiamo «La vostra ultima impresa non è passata inosservata agli dèi, né tantomeno alla sottoscritta. Ma adesso bando alle ciance, io voglio il corpo della dolce ragazza di cui ascolto sempre la voce.»

«Non sappiamo a chi si riferisce, Sibilla.» alzo un sopracciglio, rivolto al barattolo. Merlino, è talmente assurdo...
«La povera ancella costantemente infastidita da quello stupido, narcisista, idiota dio del Sole!» esclama il barattolo, piuttosto arrabbiato.

«Parla di Amaranta?» le chiede Scorpius.
«Esattamente!» esclama «Il suo nome significa di un rosso molto acceso, come il sangue che molto presto sgorgherà dalla divina testa di Apollo.» esclama il barattolo killer.

Fire Tornado - Wizards of Olympus IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora