t a l ì a
È successo tutto troppo velocemente.
Un secondo prima Abel stava per diventare uno spiedino alla Ladone, e quello dopo è proprio il mostro ad essere infilzato.
È andata più o meno così:«Ragazzo, prendi questo!» esclama Odisseo, rivolto verso James, mentre estrae dal suo zaino un arco relativamente grande rispetto alla borsa che lo conteneva.
«Cosa dovrei farci?!» esclama James, afferrando l'arco, cercando di tenerlo dritto.«Usalo, salva il tuo amico! Lui vi serve.» dice, mentre James armeggia con l'arco del re.
«Wow, che idea geniale. Peccato che non ho mai scoccato una freccia in vita mia!» urla.«Dallo a me!» afferro l'arco e una freccia dalla faretra, ma quando provo a tenderlo quasi non svengo dallo sforzo. «Ma... cos'ha che non va?!» chiedo al re, affaticata, guardando in diretta Ladone che schianta Abel con la sua possente coda contro il tronco della quercia.
Lascio cadere l'arco per terra, correndo verso Abel svenuto contro l'albero. O almeno, spero tanto che sia soltanto svenuto. Anche una commozione cerebrale va bene, cioè, nel peggiore dei casi. Ma dei, vi prego, fate che sia ancora vivo...
Io e Ladone sfrecciamo verso di lui contemporaneamente. Non so cosa farò se dovessi arrivare prima del mostro. Cercherei di portare via Abel, ma non ci sarebbe tempo. Sfilo la mia bacchetta dal fodero. Improvviserò.
Prima che raggiunga il mio amico, sento un fruscio nell'orecchio sinistro e subito dopo una freccia si conficca nella fronte di Ladone, proprio fra i suoi due occhi gialli.
Ladone resta per qualche secondo immobile, con le fauci spalancate davanti ad Abel. Poi crolla a terra, morto. Corro verso il mio amico.
Gli poggio due dita sul collo, e quando avverto la vena pulsare tiro un sospiro di sollievo e quasi non mi metto a piangere dalla felicità.L'ho visto letteralmente fare un volo di una ventina di metri e schiantarsi a tutta velocità contro la quercia, è un miracolo che sia sopravvissuto. Sanguina un po' dappertutto ed è piuttosto ammaccato, penso che abbia più di qualche ossa rotte.
Vengo presto raggiunta da Odisseo, James e... da dove spunta Telemaco? Non era con Jason e Nico? «Spostati.» mi dice il figlio di Odisseo, poggiandomi una mano sulla spalla e tirandomi indietro. Che modi principeschi...
Abel scivola vera destra, ancora svenuto, ma Telemaco lo prende prima che finisca per terra. Si inginocchia sul prato e cerca di posizionare Abel nella posizione più comoda. Fra i lamenti del mio amico, Telemaco riesce a fargli poggiare la testa sulle sue gambe e a farlo sdraiare sull'erba, poi alza lo sguardo.
«Papà, serve la tela della mamma.» dice, guardando Odisseo. Io alterno lo sguardo fra il re e suo figlio, guardando di sfuggita anche James con l'arco in spalla. Ha scoccato lui la freccia...
«Non posso, deve guadagnarsela...» dice il re.
«Ma sta per morire!» esclama Telemaco.
«Atena mi ha dato degli ordini precisi, Telemaco. Non posso.» dice, imperterrito.
«Di che diavolo state parlando?!» li guardo.«La tela di mia madre è magica. Ha molti poteri, tra cui la guarigione, ma non funziona se mio padre continua a tenerla rinchiusa in quel maledetto zaino!» esclama Telemaco.
«La tela di Penelope?» gli chiedo «Quella che ha tessuto per vent'anni aspettando il suo ritorno?» guardo Odisseo, che annuisce.
«Si.» sospira, tirandola fuori dal suo zaino. È raccolta come una normale tela bianca, ricamata con fili d'argento. Emana uno strano calore.«È uno dei premi che dovrete guadagnarvi. Come ho detto, sto seguendo degli ordini ben precisi. Non posso darvela se non...» Odisseo viene interrotto da un uccello —una gazza, per l'esattezza— che plana in picchiata su di lui, afferrando la tela e poi sfrecciando via.
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Fire Tornado - Wizards of Olympus II
FanfictionSAGA: WIZARDS OF OLYMPUS SECONDO LIBRO. DA LEGGERE DOPO "WELCOME TO MY LIFE" . FIRE TORNADO Lo spirito del fuoco che minacciava il mondo è stato domato, e mentre i semidei fanno ritorno a casa, i maghi tornano...