VIII

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a b e l

«Ma dove l'ho messo...» parlo da solo mentre svuoto letteralmente il mio baule. «Non posso averlo perso, di immortales...» sbuffo, lanciano cianfrusaglie in aria.

Un calzino atterra sulla faccia di Ethan, uno dei miei due compagni di stanza, nonché migliori amici. Ethan me lo rilancia schifato, facendolo ri-atterrare nel mio baule.

«Cosa stai cercando di tanto importante?» mi chiede, sedendosi sul materasso sul quale era precedentemente sdraiato.
«Una cosa per Talìa.» gli rispondo, non degnandolo di uno sguardo e continuando a cercare.

Lui sospira afflitto, alzandosi dal suo letto. «Ancora?» mi chiede con tono incredulo.
«Ancora cosa?» gli rivolgo finalmente la mia attenzione, guardandolo con un sopracciglio alzato.

«Ancora Talìa Nott?» ruota gli occhi, trattenendo una risata.
«Non so proprio di cosa tu stia parlando.» lo ignoro, alzandomi e dirigendomi verso la scrivania.

Sposto la sedia e apro il cassetto, cercando al suo interno.
«Pensavo ti fosse passata.» dice Ethan alle mie spalle e per sbaglio un paio di pergamene mi sfuggono di mano, spargendosi sulla moquette blu.

Non faccio una piega, inginocchiandomi per raccoglierle mentre Ethan cerca di non ridere. Domani, prima della partita, gli farò ingoiare una pluffa intera.

«Invece di fare domande idiote puoi renderti utile e aiutarmi a trovarlo?» gli chiedo leggermente irritato, riordinando le pergamene nel cassetto della scrivania.

«Ma un Accio no?» mi chiede e gli rivolgo un'occhiataccia.
«Secondo te non ci ho pensato? La cosa che sto cercando resiste alla magia, un Accio non funzionerebbe.» gli spiego, andando dall'altra parte della stanza.

«Merlino, cosa diavolo hai perso?» fa curioso, percorrendo i miei passi, mentre io controllo sotto il mio cuscino.
«È una piccola fiala di vetro, dentro c'è una specie di intruglio dorato...» cerco di spiegargli, gesticolando esageratamente.

«Come questa?» la porta del bagno si apre, rivelando Max che, nel suo accappatoio bianco, agita una fiala di vetro fra le dita.

«Si! Per Rowena, dove l'hai trovata?!» lo raggiungo velocemente, prendendo la fiala e guardandola bene per accertarmi che sia davvero nettare.

«Era nella doccia.» scrolla le spalle ed io lo guardo interrogativo.
«Nella doccia?» ripeto e Max annuisce, guardando Ethan. Mi volto anch'io verso il nostro amico che si sta guardando intorno con un'espressione da angelo dipinta in viso.

«Ethan...» lo guardo male e lui alza le mani.
«Pensavo fosse una crema corpo! Non uccidermi, ti prego.» si giustifica e Max, accanto a me, scoppia in una sonora risata.

«Sei un'idiota. Una crema corpo?» Max lo prende in giro, camminando verso Ethan e dandogli una pacca sulla spalla.
Lui gli sorride imbarazzato, voltandosi a guardarlo mentre Max si dirige verso il suo letto.

Scuoto la testa, camminando verso la porta della nostra stanza.
«Dove stai andando?» mi chiede Max, sdraiato sul suo letto mentre mi osserva con la guancia schiacciata contro il cuscino.

«In infermeria, devo darlo a Talìa.» gli rispondo, afferrando il mio mantello.
«Ancora Talìa Nott?» fa Max, con lo stesso tono in cui lo ha detto Ethan, qualche minuto fa.

Mi volto verso di loro, notando Ethan nella stessa posizione di prima, con lo sguardo rivolto verso Max. «Ma vi siete messi d'accordo o cosa?» li guardo, alternando lo sguardo fra di loro.

Max si lascia scappare una risata e Ethan scuote la testa, ritornando fra di noi. Si volta verso di me con un'espressione abbastanza strana, che non riesco a decifrare.

Fire Tornado - Wizards of Olympus IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora