Capodanno

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Emma's Pov

L'ultimo giorno dell'anno è arrivato. Il freddo di Roma non mi fa venire voglia di alzarmi. Resterei tutto il giorno sotto le coperte a godermi il calore del corpo del mio uomo che mi fa dormire sul suo petto. La gravidanza, fortunatamente, sta andando finalmente bene. A parte le nausee tipiche del periodo, sto recuperando dal problema che ho avuto e che mi ha fatto rischiare di perdere i miei piccoli. Sul web e sui giornali i rumors sulla mia gravidanza ci sono ancora, ma non abbiamo ancora ufficializzato niente. Voglio aspettare ancora prima di dire a tutti che io e Fabrizio diventeremo genitori di due bambini.

Sono sveglia già da un po' e mi perdo a guardarlo mentre dorme serenamente. I capelli che sembrano abbiamo preso vita propria sono sparsi sul cuscino, ma è sempre più bello e lo amo ogni giorno di più. Gli lascio un piccolo bacio a stampo e controllo il telefono dove trovo la conferma di tutti quelli che ci saranno stasera.

Fabrizio ha deciso di restare a casa e invitare qualche amico. Ci saranno Romina, Filippo, i suoi amici storici e qualche mi amica tra cui naturalmente anche Francesca. Avevo proposto di andare da qualche parte, ma premuroso com'è, non ha sentito ragioni costringendomi a restare a casa. Rispondo a tutti quando sento due labbra posarsi sul mio collo.

- Buongiorno Bionda. –

- Buongiorno Moro – e ci baciamo dolcemente.

- Nun hai chiuso occhio? – e restiamo a fissarci con la testa sul cuscino.

- Ho dormito anche se non benissimo come te. –

- Ma sei sveglia già da un po'. –

- Ammiravo la tua bellezza amore – e lo bacio ancora.

- Siamo dolci stamattina. –

- Lo sono sempre. Vado a preparare la colazione anche se resterei ancora a letto. –

- Allora restiamo a letto. Che fretta c'è? –

- Dobbiamo preparare il cenone. –

- Emma, mancano dodici ore. Perché te devi fa sempre prendere dall'ansia? Rilassati – e comincia a baciarmi prima dolcemente e poi sempre più appassionatamente. Andiamo avanti per un po' e le mie mani vagano lungo la sua schiena nuda perché, nonostante il freddo, dorme spesso senza maglia.

- Me sa che è mejo alzarsi – e mi lascia sola a letto sparendo in bagno.

- Sta diventando difficile vero? – e lo abbraccio da dietro dopo averlo raggiunto.

- Riesco a resistere, Nun te preoccupà. –

- Lo sai che possiamo rimediare in altro modo. –

- Nun me va, nun vojo rischià. –

- Amore non rischiamo niente e non voglio che continui a soffrire così. –

- Me basta 'na doccia fredda e me passa tutto. –

- Facendoti venire la febbre a quaranta. Vieni con me – e lo trascino nuovamente in camera. Lo spingo sul letto e mi metto a cavalcioni su di lui.

- Ora stai zitto e lasciami fare – e lo spoglio cominciando a soddisfarlo giocando con la sua intimità. Vado avanti per un po' e sento i suoi gemiti che strozzo con un bacio.

- Va meglio? –

- Decisamente – e mi tiene stretta e lui mentre mi bacia appassionatamente. – Doccia o bagno? – mi chiede e so che vuole dedicarmi un po' di attenzioni.

- Bagno – e ci alziamo per raggiungere la vasca dove ci godiamo il calore dell'acqua caldo. Sono seduta tra le sue gambe, con la schiena appoggiata al suo petto e le mani che accarezzano dolcemente la pancia.

Il momento giusto - Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora