Non abbiamo più nulla da dirci

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Emma's Pov

Dopo il confronto con Stefano siamo tornati a Roma. E' già passata una settimana da quel giorno e mi sono buttata a capofitto nella preparazione del concerto che terrò all'Arena di Verona. Tutto sta procedendo nel migliore dei modi anche se sto trascurando un po' Fabrizio. Lui non mi dice niente e mi sta sostenendo in tutto, ma so che non si sente sicuro e soprattutto so benissimo che l'argomento De Martino per lui non è affatto chiuso. Vorrei trascorrere più tempo con lui, fargli capire che esiste solo la nostra storia e che il resto non conta, ma il concerto è sempre più vicino e non posso distrarmi.

Sto provando con il corpo di ballo quando sento un brusio e quando vedo Fabrizio fare il suo ingresso capisco che è dovuto a quello. Lascio stare tutto e mi precipito tra le sue braccia per salutarlo.

- Ciao amore – e lo bacio.

- Ciao, ho accompagnato i bambini da Giada e ho pensato di passare –e mi bacia a sua volta.

- Hai fatto benissimo. Mi manca stare con te in questi giorni e so che ti sto trascurando –e lo stringo come se dovesse andare via.

- Te devi concentrà sul concerto. Noi due recupereremo, magari già stasera –e strizza l'occhio mentre gli prendo la mano portandolo verso la zona prove.

- Ti va di sentire qualcosa? –

- Ma devi ballà con quei tipi? – ed indica i ballerini che mi stanno aspettando.

- L'idea sarebbe quella. –

- Allora famme vedè – e si siede accanto a Francesca per assistere alle prove.

- Non hai motivo per essere geloso. Lo sai che esisti solo tu per me. –

- Famme vedè e poi decido io se è er caso o meno – e lo bacio sotto lo sguardo divertito di Francesca.

Comincio le prove con lo sguardo fisso di Fabrizio su di me. Provo tutti i brani, tranne quelli che farò in duetto con gli ospiti e dopo aver finito raggiungo immediatamente il mio uomo che si è avvicinato.

- Signori, le mani un po' più a posto. La bionda qui è proprietà privata – e sorrido per il modo in cui l'ha detto.

- Fabrizio tranquillo. Solo lavoro e amicizia con Emma – sottolineano divertiti i ragazzi.

- Meglio così. Torni con me e ti fermi a casa mia stasera? – mi chiede poi prendendo il mio viso tra le mani e lasciandomi un dolce bacio sulle labbra.

- Mi piacerebbe, ma ho la prova costumi. –

 - Allora me raggiungi dopo? - e mi bacia il collo.

 - Amora non so a che ora finisco e non voglio costringerti ad aspettarmi fino a notte fonda. -

- Emma, non stiamo soli da 'na settimana. Capisco tutto e sai che anch'io so come te quando lavoro, ma me piacerebbe stare un po' con la mia donna. Da quando siamo tornati da Milano nun c'abbiamo avuto un momento per noi. –

- Amore lo so e hai perfettamente ragione. Ti giuro che mi faccio perdonare – e mentre mi avvicino a lui squilla il cellulare che ho tra le mani e l'espressione di Fabrizio cambia immediatamente appena legge il nome sul display.

- Te chiama ancora e nun m'hai detto niente? E' per questo che nun c'hai tempo per me – e va via furioso lasciandomi lì mentre mi raggiunge Francesca e non dandomi il tempo di spiegare.

- Cos'è successo? Si è incazzato per le coreografie? –

- Ma no. Sa che è il mio lavoro. –

Il momento giusto - Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora