Non può succedere adesso

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Fabrizio's Pov

Girare il film è stato bellissimo, ma tornare sul palco lo è ancora di più. Sono alle prove per il Concerto del Primo Maggio e respirare l'aria del live mi lascia addosso un'adrenalina pazzesca. Nonostante la pioggia, i sorrisi della band e dei colleghi mi riscaldano il cuore così come due braccia che mi stringono improvvisamente da dietro.

- Riccio me chiedevo dove fossi finito – e sono felicissimo di rivedere il mio compare.

- Ciao Bizio – e ci abbracciamo come non facevamo da tempo. – Ti vedo in forma. Riesci ancora a dormire? – mi prende in giro.

- Alice e Lorenzo non sono ancora nati e la gravidanza di Emma è finalmente tranquilla. –

- Manca tanto al parto? –

- In realtà poche settimane. Le faranno il cesareo, ma la data precisa non la sappiamo ancora. –

- Non vedo l'ora di conoscere i miei nipotini e rivedere Emma. –

- Stasera vieni a cena da noi. Puoi anche restà a dormire. –

- Non è il caso. Sono venuto con Chiara e non credo che Emma sia nelle condizioni di fare la perfetta padrona di casa. –

- Se vede che nun la conosci ancora benissimo. E' stata capace di organizzare una perfetta festa di compleanno nonostante il pancione – e insieme raggiungiamo il palco per le prove. E' ormai sera quando, dopo aver recuperato Chiara in albergo, arriviamo a casa dove non solo è tutto buio, ma c'è anche un silenzio angosciante. Apro la porta sperando di vedere Emma addormentata sul divano come accade ultimamente, ma non vedendola comincia a salirmi l'ansia.

- Bizio, so già cosa stai pensando. Calmati. Sarà in camera da letto – e insieme raggiungiamo la nostra stanza che, però, è vuota.

- Dove cazzo è andata? E' incinta di nove mesi, fa fatica anche a fare dieci passi ed esce senza avvisarmi?  - e sono fuori di me, ma la presenza di Ermal e Chiara mi aiuta a calmarmi.

- Magari è uscita con tua sorella o qualche amica – mi fa notare Chiara e faccio partire una serie di chiamate sperando di avere sue notizie.

- Me sto davvero preoccupando. Se le fosse successo quarcosa? – e mi butto sul divano cominciando a pensare al peggio.

- Devi essere per forza così tragico? Emma non è un'irresponsabile. Sa benissimo di essere al termine della gravidanza e non farebbe nulla per mettere in pericolo se stessa e i bambini – mi fa ragionare Ermal. Resto in silenzio non sapendo cosa pensare quando una melodia attira improvvisamente la nostra attenzione.

- Da dove cazzo arriva questa musica? – e con Ermal e Chiara seguo la direzione della melodia arrivando dietro la porta del mio studio.

- Forse abbiamo trovato Emma – nota Chiara sotto lo sguardo divertito di Ermal e quando apro la porta la troviamo concentrata sul pianoforte mentre suona e scrive. Tiro un sospiro di sollievo e mi avvicino lentamente a lei.

- M'hai fatto perdere dieci anni de vita. Nun sapevo dove cazzo t'eri cacciata. Ho chiamato praticamente tutti per avere tue notizie – sussurro al suo orecchio per poi lasciarle un dolce bacio sulla guancia facendola girare verso di me e non perde tempo per abbracciarmi e baciarmi a stampo.

- Ti ho lasciato un biglietto in cucina per avvisarti che ero qui, ma come al solito non fai mai caso ai segnali che ti lascio – e le risate di Ermal e Chiara attirano la sua attenzione.

- Ma che bello vedervi – e si alza per andare a salutarli.

- Ciao mammina. Bizio stava per perdere le penne – mi prende in giro il mio amico. – Nun sai come me divertirò quando toccherà a te preoccuparti per la tua dolce metà incinta – e abbraccio da dietro Emma accarezzando dolcemente il pancione.

Il momento giusto - Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora