Incontrarsi a Milano

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Emma's Pov

Sto preparando la valigia. Domani devo essere a Milano per la visita specialistica e non nego di essere spaventata. Mi sento decisamente sempre meglio e sento che il mio corpo sta reagendo bene, ma non posso non aver paura. Con me verrà Francesca che ha deciso di restare a Milano per il fine settimana visto che domani sarà già giovedì. Controllo l'ora e mi RENDO conto che si è fatto tardi così decido di andare a letto.

Alle 7 sono già in piedi. Dopo una doccia veloce e una colazione al volo, alle 8.30 arrivo in stazione con Francesca. Poco dopo il treno parte. Il viaggio scorre tranquillamente e appena arriviamo troviamo Paolo che ci sta aspettando in stazione.

- Ciao amiche mie. Vi accompagno in albergo anche se potevate stare da me e poi vi porto in ospedale. –

Dopo un viaggio abbastanza lungo a causa del traffico, arriviamo in hotel. Lascio Paolo nella stanza di Francesca e io vado nella mia per sistemarmi. Poco dopo sento bussare e sono i miei amici.

- Allora sei pronta? –

- Sì, ma vado da sola in ospedale. –

- Perché? Non credo sia il caso che tu vada da sola. –

- Invece penso che sia il caso. Ho bisogno di affrontare questa cosa da sola. Quindi io vado in ospedale e tu vatti a divertire con Paolo. Non accetto repliche – e dopo aver preso tutto lascio la stanza raggiungendo il taxi che mi sta aspettando fuori dall'albergo.

Dopo aver comunicato l'indirizzo da raggiungere, il tassista parte e lungo il viaggio intravedo il Forum di Assago dove Fabrizio canterà sabato. Dopo il concerto ci siamo sentiti e siamo anche andati a bere una cosa insieme. Stiamo diventando amici, o almeno così credo e decido di scattare una foto e inviargliela.

<Ti sta aspettando per la tua grande serata> gli scrivo e poi dopo ricevo la sua risposta.

<Ma sei a Milano?>

<Sì, sono arrivata stamattina. Tu, sei ancora a Roma?>.

<No, sono a Milano da ieri. Voglio che sia tutto perfetto. Fino a quando resti?>

<Tutto il weekend>

<Allora vieni al concerto?>

<Perché no>

<E stasera che fai in quel di Milano?>

<Dipende dal responso degli esami. Se saranno positivi dovrò festeggiare>

<Esami?>

<Sto andando in ospedale per la visita di controllo>

<Ce sta qualcuno con te?>

<A Milano sì, ma ho deciso di andare da sola in ospedale. E' una cosa che devo affrontare io>

<Se te serve quarcosa chiamame. Nun te fa problemi>

<Grazie, magati ti chiamo per festeggiare stasera>

<Considera già accettato l'invito>.

Arrivo in ospedale poco dopo e raggiungo l'accettazione per sbrigare tutte le pratiche burocratiche. Aspetto in sala d'attesa e poco dopo mi chiamano per cominciare tutti gli esami. La mattina scorre tra esami del sangue ed ecografie. Ora sto aspettando l'arrivo del dottore. Inutile dire che sono tesa come una corda di violino. Non vedo l'ora di poter tornare a fare ciò che amo di più e l'idea di ricevere nuovamente una brutta notizia mi distrugge. Il medico arriva e mi riporta alla realtà.

- Buongiorno signorina Marrone. Saltiamo i convenevoli e arriviamo al punto perché la vedo abbastanza tesa. –

- Lo sono dottore, inutile negarlo. –

Il momento giusto - Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora