Non ti faccio promesse

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Emma's Pov

Sono passati alcuni giorni da quando sono rientrata a Roma con Fabrizio e il concerto di Verona è sempre più vicino. Fortunatamente con Fab va di nuovo tutto bene. Mi sta aiutando tantissimo con le prove e mi incoraggia tutte le volte che mi faccio prendere dalla paura. Più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto stia diventando importante per me. E' l'uomo che ho sempre sognato di avere accanto e finalmente ce l'ho. Stefano, dopo quella volta, non si è più fatto vivo, ma ho promesso a Fabrizio che gli dirò subito se tornerà a chiamarmi e stavolta non ho intenzione di fare diversamente.

Sono chiusa in questo palazzetto ormai da giorni e comincio ad accusare la stanchezza anche perché non ho praticamente tempo per me e Fabrizio. Sto provando per l'ennesima volta la scaletta e continuo a non essere sicura delle scelte fatte.

- Non mi piace. Manca qualcosa e non mi dite che non è vero solo perché siete stanchi di provare – sbotto improvvisamente con la mia squadra.

- Emma questa scaletta è perfetta. Abbiamo inserito tutti i pezzi che rappresentano la tua carriera, i duetti che farai con i vari ospiti e le tre canzoni che vuoi fare con Fabrizio. –

- Forse hai ragione tu. Anche Fabrizio mi ha detto più volte che è perfetta, ma non lo so ancora. –

- Secondo me sei semplicemente stanca. Direi di finirla qui stasera. Potresti trascorrere la serata con Fabrizio. –

- E' con i bambini e non voglio disturbarlo. –

- Allora facciamo una serata fra donne? Chiamo a rapporto tutte e ci sfondiamo di pizza e birra – e prima che io abbia il tempo di rispondere mi arriva un messaggio sul cellulare e la mia espressione cambia nuovamente.

- Che hai Emma? –

- Mi ha scritto Stefano. Dice che è a Roma e mi ha chiesto di vederci. –

- Cosa vuoi fare? –

- Chiamo Fabrizio. Voglio parlarne con lui prima di rispondere – e mi allontano avviando la telefonata.

- Ciao Bionda, scommetto che stai ancora provando. –

- Ho finito poco fa, sono stanca e non credo di riuscire a fare altro per stasera. –

- Raggiungimi allora. –

- Sei con i bambini e non voglio toglierti tempo quando stai con loro. –

- Nun me togli tempo, ma se nun te va e sei stanca nun ce so problemi. –

- Ti ho chiamato per un motivo. –

- Perché ti manco. –

- A parte questo, devo dirti una cosa. –

- Dimmi, t'ascolto. –

- Stefano mi ha mandato un messaggio – e lo sento sospirare.

- Fab ci sei? Mi hai sentita? –

- T'ho sentita. Stavo prendendo tempo per evitare de dì 'na serie di parolacce davanti ai bambini – e mi strappa un sorriso.

- Cosa faccio? –

- Che vuole? –

- Mi ha chiesto di vederci domani perché è a Roma. –

- Sei tu che devi decidere. –

- Dobbiamo decidere insieme. –

- Se non gli hai ancora risposto no pur conoscendo il mio pensiero credo che tu abbia voglia di vederlo. –

Il momento giusto - Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora