Capitolo 33

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"Ciao Azzurra, come stai?" entra in camera il medico.

"Salve, bene grazie. Mi tirano un po' i punti ma penso sia normale."

"Sisi infatti, allora io qua ho le tue analisi e quelle del piccolino, sono entrambe perfette quindi direi che puoi preparare le tue cose e andare tranquillamente a casa." mi sorride.

"Dice? Ma è sicuro?"

"Sisi, torno tra 5 minuti con le dimissioni, chiama pure tuo marito."

"Si..." rispondo distratta, per prima cosa non è mio marito e sopratutto non credo di essere pronta per andarcene a casa, ho partorito da appena 3 giorni. Ancora dell'idea che sia una decisione avventata, tiro fuori il telefono e chiamo Ignazio.

"Azzurra dimmi."

"Dove sei?"

"Come mai questa vocina amore? State bene?"

"Sisi, ma dove sei?"

"Sto prendendo le chiavi della macchina per venire in ospedale."

"Il seggiolino per Tommaso è già in macchina?"

"Si, perché?"

"Ci mandano via."

"Perfetto amore, 15 minuti e sono lì. Un bacio."e chiude lasciandomi interdetta, come può essere felice? Insomma è troppo presto.

"Eccomi amore." entra in camera trafelato ma con un sorriso raggiante mentre con una mano regge la navicella dove metteremo nostro figlio. "In cosa ti devo aiutare?"

"Devo vestirmi e sono pronta. Non riesco a mettere i pantaloni da sola."

"Te li metto io. Anche se sono più abituato a toglierteli."

"Non fare lo scemo." rido per poi bloccarmi quando sento i punti sul ventre che tirano.

"Che c'è?" Ignazio mi è subito accanto.

"Niente tranquillo, sono solo i punti che tirano se rido o mi muovo bruscamente." tiro fuori una tuta dal borsone. "Mi aiuti?" annuisce e in mezz'ora siamo finalmente a casa nostra.

"Ci mettiamo sul letto con i bimbi? Almeno lo guardano un po' e si convincono del tutto che non è male avere un piccolino in casa." sorride. Annuisco e andiamo di sopra. Mi lascia in camera nostra e va a prendere i gemelli da sua madre e dopo poco tempo siamo tutti e cinque sul lettone.

Vedere Cristian e Virginia sbaciucchiare dolcemente le guanciotte di Tommaso è bellissimo ed emozionante.

"Amore hanno chiesto i miei se ti scoccia se in questi giorni vengono loro a cucinare e ad aiutarci."

"Ma certo che non mi danno fastidio anzi. Digli che se vogliono abbiamo due camere libere." sorrido felice all'idea di avere Caterina qua che può aiutarmi, io non l'ho avuta una mamma che potesse consigliarmi o aiutarmi dopo il parto.

Vengo distratta dalle urla di Tommaso e dalle facce impanicate di Ignazio e dei bambini.

"Che ha?"

"Fame." mi sistemo appoggiata alla testata del letto, prendo Tommi, mi spoglio e lo avvicino al seno in modo che cominci a mangiare. "Non sa ancora fare..." ridacchio vedendolo in difficoltà. Dopo qualche minuto trova il modo saziandosi.

"Mamma, lino domme!" lo guarda estasiata Virginia.

"Hai visto? Fa la nanna. Ora lo mettiamo nella sua culletta e anche voi fate la nanna, va bene?" gli dice Ignazio mentre mi toglie Tommaso dalle braccia e lo mette nella sua culletta accanto al letto. Dopo qualche minuto torna senza gemelli che immagino dormano nel loro lettino.

Ti sto vicino anche quando non mi vediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora