Capitolo 29

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"Ben arrivati in Francia." mi bacia una tempia e mi circonda il fianco con un braccio mentre io spingo il passeggino con i gemelli coperti in viso dalle cappottine parasole.

"Ignazio." lo chiama Barbara appena sto per rispondere.

"Dimmi Barbarella."

"Voi uscite di qua." e ci indica una porta anonima. La apre e dopo aver percorso un corridoio ci troviamo direttamente nel retro dell'aeroporto dove ci aspetta una macchina su cui saliamo subito.

"Bimba."

"Dimmi."

"Pronta ad aprire il mio Instagram?" sospira riferendosi alla foto che abbiamo caricato qualche minuto prima che l'aereo decollasse per evitare orde di fan in aeroporto.

"No, tu?"

"Nemmeno ma dobbiamo." tira fuori il cellulare, lo accende, apre Instagram e via con le danze! "Pensavo peggio. Commenti positivi e negativi. Come da manuale."

"Quindi tutto il mondo sa di noi?"

"Si. Come ti senti?"

"In realtà non pensavo mi facesse questo effetto ma mi sento più libera. Come se mi fossi liberata di un peso che non sapevo nemmeno di portare."

"A chi lo dici..." mi lascia un bacio sulla tempia giusto un momento prima che il tassista ci comunichi di essere giunti in hotel, così prendiamo i gemelli e il passeggino, facciamo il check-in ed andiamo nella camera assegnata.

"Mamma, pappa!" ci guarda dal passeggino Virginia appena entriamo in camera. Immediatamente tiro fuori due pacchetti di cracker e ne do uno ciascuno, sapevo che sarebbe successo.

"Amore."

"Dimmi."

"Sei stanca?"

"Un po', questa pancia inizia a pesare."

"Allora stenditi un po', io faccio fare il riposino ai piccoli e scendo un attimo in reception."

"Va bene, ma perché?" sbadiglio subito dopo essermi sdraiata.

"Cose di routine." mi bacia la guancia e il pancione, prende i gemelli e dopo qualche minuto dormiamo tutti e tre.


"Bimba." un bacio sul collo mi fa aprire gli occhi e mugolare verso Ignazio.

"Quanto ho dormito?"

"Due ore?"

"Come due ore? Perché non mi hai svegliato? I bimbi?" mi metto a sedere.

"Stai calma." mi fa appoggiare al suo petto. "Dormivi bene, non mi andava di svegliarti e i bimbi sono più cotti di te, mi sa che l'aereo li ammazza." ridacchia posando le mani sul pancione dove Pirulino tira un calcetto abbastanza forte. "Penso che si stia arrabbiando. E so anche il perché!"

"Sentiamo un po' papà, perché il tuo fagottino si sta arrabbiando secondo te?"

"Secondo me vuole che mamma e papà decidano questo benedetto nome! Anzi, aspetta un po'." appoggia l'orecchio freddo sul mio pancione. "Lo sento! Mi sta dicendo! 'Voglio un nome mamma! Voglio un nome papà! Lo voglio!' dice proprio così." annuisce sorridendo sornione.

"E allora scegliamo sto nome... Tommaso o Lorenzo?"

"A te quale piacerebbe di più patata?"

"Amore... a me piace eh Lorenzo, però c'era un bimbo alle elementari con me con questo nome che prendeva in giro, però anche il mio primo fidanzatino si chiamava così..."

"Okay aggiudicato Tommaso! Non mi piace chi prende in giro e non mi piace che abbia il nome del tuo primo fidanzatino!"

"Quindi è Tommaso?" sorrido accarezzandogli i capelli.

Ti sto vicino anche quando non mi vediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora