Capitolo 26

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"Sei pronto? Muoviti che facciamo tardi." strillo isterica sulla porta di casa verso Ignazio che non si decide a muoversi.

"Eccomi, tranquilla." arriva di corsa, mi schiocca un bacio sulle labbra e mi spinge fuori casa.

"Pensi che possiamo decidere dove andare a vivere tutti insieme?" domanda mentre guida verso lo studio ginecologico.

"Viviamo già insieme... senza averlo ufficializzato."

"Senti, vendono una casa vicina a quella in cui abito ora, è un altro complesso residenziale, più privacy, più spazio..." la butta lì.

"E ti piacerebbe andare lì?"

"Mi piacerebbe vederla con te, se ti va." mi guarda di sfuggita. "Ti va?" chiede poi.

"Mi va. Ma con la casa di ora che ci fai?"

"La lascio a mia sorella. Almeno anche i miei quando salgono hanno un posto dove stare comodi."

"Giusto." sorrido scendendo di macchina di fronte allo studio medico. L'idea di costruire la nostra casa insieme mi fa sentire felice. Dieci minuti dopo siamo seduti di fronte a Marta, la mia ginecologa che mi ha seguita anche per Virgi e Crì.

"Ciao Azzurra. Come stai?" mi sorride.

"Ciao, piuttosto bene, lui è Ignazio, il papà dei gemelli e il mio fidanzato." le sorrido.

"Come mai sei qui? Problemi?" chiede dopo aver stretto la mano di Ignazio.

"Ho avuto un incidente e mi hanno detto di aspettare un bambino."

"Ma bene. Congratulazioni." ci sorride. "Di quanto sei?"

"A regola di 16 settimane."

"Bene, vieni sul lettino che guardiamo per bene." mi sposto verso il lettino mentre Ignazio sta accanto a me e Marta mi sparge quella sostanza appiccicosa sulla pancia.

"Allora, questo è il visino, le manine e i piedini. È lungo circa 11,5 cm e pesa sui 110 g. mi sa che viene un bel bimbone." ci indica mano a mano nello schermo. "Il sesso lo volete sapere?" chiede.

"Si." freme Ignazio.

"Allora... vediamo se si gira che è di schiena ora. Vi hanno accennato niente in ospedale?"

"Secondo loro è un maschietto."

"Mh, vediamo..." passa l'ecografo su tutta la mia pancia ma non riusciamo a vedere se è un maschietto o una femminuccia. "Papà, baci mai la pancia?" chiede mentre Ignazio annuisce arrossendo. "Okay, allora prova a baciare la pancia, magari si gira. Magari digli anche qualcosa." intanto mi pulisce il ventre che comincia leggermente a gonfiarsi.

"Oh... okay." mi china sul mio pancione. "Pirulino, ci fai un favore?" bacio. "Ti puoi girare? La mamma, io, gli zii e i nonni vogliamo sapere se sei davvero un Pirulino o se si sono sbagliati e sei una Pirulina, inoltre vorremmo dire di te ai tuoi fratelli, ma se non ci dici che cosa hai tra le gambine non possiamo farlo. Quindi." bacio. "Pirulino dai retta alla mamma e al papà e svelaci il mistero." altri baci.

"Okay." ridacchia la dottoressa. "Vediamo se vi da retta o è disobbediente già da ora." Risparge il gel sul mio ventre e passa l'ecografo. "Svelato il mistero. Papà." si volta verso Ignazio che la guarda trepidante. "Ti ha dato retta." sorride poi verso di me. "Allora, ve lo dico?"

"Si." affermiamo entrambi allo stesso momento.

"È un maschietto! Congratulazioni ragazzi." mi fa sistemare per andare di nuovo alla scrivania.

"Bravissima." mi stampa un bacio Ignazio aiutandomi ad alzarmi e a rivestirmi,

"Allora, va tutto bene. Cerchiamo di datare la gravidanza anche se siamo un po' fuori tempo. Allora, ultima mestruazione?"

Ti sto vicino anche quando non mi vediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora