Capitolo 15

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"Azzurra!"

"Oi Mary."

"Ti devo chiedere un favore."

"Ho paura."

"Scema... comunque dicevo... stasera..."

"Mh... cosa?"

"Mi copri? Voglio dormire con Gianluca."

"Hai capito la piccola Barone!" sorrido maliziosa.

"Azzurra!" arrossisce. "Voglio solo dormire con lui."

"Questa raccontala a Piero e Franz. Non a me."

"No davvero. Mi ha semplicemente chiesto di dormire da lui."

"Ascolta Mary, vi vedete da due mesi, non siete ancora stati a letto insieme, è normale voler fare quel passo." le sorrido.

"Si, ma io... lo sai."

"Sarebbe la tua prima volta..."

"Esatto. E io non so che dovrei fare."

"Devi decidere solo tu. L'età c'è, ma a noi questo non ci interessa, puoi anche arrivare vergine al matrimonio se non te la senti prima, ma se te la senti non dovresti tirarti indietro solo per far contento tuo fratello. Non è detto che lo debba sapere se tu e Gian decidete di tenervelo per voi. Non è obbligatorio mettere cartelli. L'unica cosa importante è che tu capisca se ti senti davvero pronta o meno." cerco di incoraggiarla.

"Ho un po' di paura."

"Di cosa? Chiedi pure, se posso ti rispondo volentieri, lo sai."

"Di tutto, del dolore, di non essere abbastanza... e se non gli piaccio? E se non vado bene?"

"Calma cocca. Allora il dolore, è inutile negarlo, c'è, se è più o meno forte dipende da persona a persona e da quanto è bravo Ginoble prima." ridacchio al vederla arrossire. "Per il resto sono sicura che sei abbastanza e che gli piaci moltissimo. Del resto non avrebbe mai messo a rischio il rapporto con tuo fratello per un capriccio."

"Mh..."

"Non ne sei convinta?" sorrido. "Vuoi sapere altro?"

"La tua prima volta come è stata?"

"Eh... la mia prima volta è stata sicuramente imbarazzante, un po' dolorosa e bellissima."

"Imbarazzante?" chiede stranita.

"Mi conosci... mi vergogno ora, figurati a 17 anni. Però Ignazio è stato dolce, e perfetto. Mi ha saputa aspettare, tranquillizzare e niente, la parola perfetto racchiude tutto. L'unica cosa è che mi sono addormentata tra le sue braccia e mi sono svegliata con un biglietto sul cuscino. L'ho chiamato dopo qualche ora perché era dall'altra parte dell'Europa." ammetto con un po' di malinconia.

"Non volevo farti impensierire."

"Non preoccuparti."

"Tanto ho fino a stasera per decidere giusto?"

"Hai fino a un attimo prima per decidere."

"Non è che se non voglio si arrabbia?"

"Sono sicura di no. Insomma non lo ucciderebbero solo Piero e Franz, ci saremmo anche io e Ignazio."

"Unica cosa fondamentale!" mi rammento.

"Cosa?"

"Preservativo! Non vuoi rimanere incinta la prima volta vero?"

"Per amor di Dio no! Ucciderei tutta la mia famiglia in un colpo solo." ridacchia.

"Anche perché è vero che un figlio non ti rovina la vita, te la migliora, tutto ciò che vuoi, ma niente è come prima! Con questo non voglio dire che mi sia pentita dei bambini! Assolutamente no, ma è inutile negarlo. La mia vita è stata piacevolmente stravolta."

Ti sto vicino anche quando non mi vediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora