Capitolo 24

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"Ciao..." sorride timidamente sua madre.

"Ciao Annalisa. Venite!" spezzo il silenzio imbarazzante guadagnandomi un'occhiataccia da parte di Azzurra.

"Sono..." strabuzza gli occhi suo padre fissando i gemelli che si rintanano con le testine sul collo della madre.

"Due, si. L'avresti saputo se non mi aveste sbattuta fuori di casa." afferma tagliente facendo sussultare sua madre e suo padre. Ben vi sta!

"Azzurra!" la richiama secco Alessandro, il fratello, tanto che Virginia lo guarda timorosa per poi scoppiare a piangere.

"Non ti permettere!" lo incenerisce cullandola.

"Azzurra rispondi bene a tuo fratello."

"Antonio!" sorrido ironicamente. "Se siete qui ringraziate me, e dal momento che siete in una stanza di ospedale e Azzurra non sta bene, o vi comportate di conseguenza o quella è la porta."

"Ignazio, sei in questa stanza solo perché mia moglie ti ha autorizzato via fax." mi sfida con lo sguardo. Sono sicuro che è stato per lui se hanno smesso di parlarle. Due bambini fuori dal matrimonio sono un disonore!

"No Antonio. Forse prima, ma ora che è sveglia e cosciente, è perfettamente in grado di dire al medico se può o non può aggiornarmi sulle sue condizioni. Non fatemi pentire di aver garantito che le porte rimanessero aperte per voi, perché in tre secondi vi faccio sbattere fuori."

"Non eri così arrogante qualche anno fa."

"Non sono arrogante nemmeno ora, semplicemente non permetto che mettiate bocca sulla mia famiglia! Mi dispiace di essermi sbagliato ad avervi voluto concedere una seconda occasione! La porta è quella, grazie." li invito ad uscire.

"Papà." piange Virginia sempre più agitata.

"Vieni tesoro." la prendo in braccio per farla calmare mentre lascio una carezza ad Azzurra.

"Signori, ci sono troppe persone qui!" brontola entrando un infermiera per poi riandarsene subito dopo.

"Noi stiamo uscendo." sorride mia madre.

"No Cate, non preoccuparti, voi restate pure, se ne vanno loro. Non abbiamo niente da dirci." afferma dura Azzurra. Il padre esce stizzito mentre la madre, Alessandro e Silvia, la sorella minore si fermano un secondo di più.

"Mi dispiace Azzurra." le sorride tristemente la madre.

"Mamma io voglio restare con Azzurra!" dice la bambina rivolta alla madre.

"Silvia, non..." prova a dirle la madre ma viene interrotta da un suo lamento. Guardo immediatamente Azzurra che mi fa capire che la piccola Silvia può restare.

"Annalisa, posso riaccompagnarla io fra un'oretta se vuole stare un po' con la sorella." propongo.

"Si mamma ti prego."

"Va bene." deglutisce. "Siamo al Palace hotel."

"D'accordo. A dopo." così anche Annalisa e Alessandro escono.

"Silvia, vieni tesoro." le sorride dolcemente Azzurra e la bimba scoppia a piangere correndole incontro. Azzurra l'abbraccia e i suoi occhi diventano lucidi. Cristian la guarda accoccolato sul seno di sua madre.

"Ciao." le sorride.

"Ciao, ma è per loro che sei andata via?" Azzurra sussulta e mi lancia un'occhiata rapida piena di panico, non devono averle detto che è stata sbattuta fuori di casa contro la sua volontà.

"Silvia no, tua sorella ha passato due anni difficili, ma adesso è tutto apposto." cerco di convincerla.

"Ti posso abbracciare anche io?" le chiede timidamente vedendo Cristian spalmato sul suo petto.

Ti sto vicino anche quando non mi vediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora