Capitolo 13

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*POV IGNAZIO*

"Ignà."

"Dimmi Piè."

"Stasera per festeggiare l'anno nuovo andiamo tutti insieme in un locale."

"Andate voi, io sto a casa con i bimbi, non so se Azzurra vuole venire, però chiedeteglielo."

"Con Azzurra ci abbiamo già parlato, sia io con i miei che i tuoi genitori, è stato un po' complicato ma alla fine l'abbiamo convinta."

"Appunto, voi andate e io rimango a casa con i piccoli."

"No vogliamo andare tutti insieme."

"Si ma i bambini mica li possiamo portare dietro. Sto io con loro, è giusto così."

"E infatti non vengono con noi, stanno con tua madre."

"Con mia madre..?" chiedo dubbioso.

"Si Ignà con tua madre."

"Ma non li ha mai tenuti... e se piangono? E se..."

"Ignà." mi interrompe. "Premesso che hanno già avuto due figli, poi non sono soli, ci sono i miei, i genitori di Gianluca... e se hanno bisogno chiamano te e Azzurra."

"Mh, immagino che non mi resta che accettare." mormoro poco convinto.

"Esatto."


*POV AZZURRA*

"Sei pronta?" piomba in camera nostra Mariagrazia.

"Sisi... anche se non sono molto convinta di venire... non ho mai lasciato i gemelli a nessuno."

"C'è sempre una prima volta nella vita..." mormora studiandomi attentamente. "Forza cambiati e andiamo."

"Cambiarmi? Sono già cambiata! Ho messo anche i jeans bianchi che non metto mai proprio per l'occasione!" faccio spallucce.

"Hai 22 anni, non puoi presentarti in discoteca con i jeans bianchi! Mettiti un vestito."

"Come discoteca?! Non andiamo in un pub?"

"Sisi mi sono sbagliata." risponde anche se in modo poco convincente. "Ma non cambia la questione. Cambiati. Ora!"

"Autoritaria e rompipalle come tuo fratello. Non ho vestiti in valigia. Vado benissimo così."

"Tu no ma io si."

"Tu si cosa?"

"Io ho un vestito in valigia. Un tuo vestito!" precisa facendomi capire immediatamente di quale vestito parla.

"Non mi metterò quel fazzoletto! Scordatelo. Primo perché non mi sta, non mi stava bene prima di rimanere incinta figuriamoci ora e secondo ho fatto la ceretta dieci giorni fa, quindi sono troppo corti per rifarla ma troppo lunghi per girare con le calze anche semitrasparenti."

"Non c'è problema!" mi sorride, si avvia alla porta e uscendo fuori sbraita "Ragazzi venite qua!"

"Ma sei pazza?!"

"Che c'è? Che è successo?" chiedono arrivando di corsa Ignazio, Gian e Piero.

"Niente di che tranquilli. Abbiamo bisogno di un'oretta perché non siamo ancora pronte."

"Va bene, ma c'era bisogno di urlare come se vi stessero uccidendo?" si rilassa Piero.

"Povero cucciolino." lo prende in giro duramente Mary per poi spingerli fuori sbattendogli la porta in faccia. "Spogliati, vai sotto la doccia e usa questa!" e mi lancia un astuccino trasparente con dentro una lametta. "Sono contraria alle lamette ma questa è un'emergenza. Vai muoviti. Anzi, vengo anche io così mentre tu fai la doccia io mi cambio e mi trucco."

Ti sto vicino anche quando non mi vediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora