Capitolo 21

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"Bimba." mi chiama Ignazio.

"Dimmi amore." mi volto verso di lui.

"Bisogna dire ai gemelli che parto..." mormora abbracciandomi.

"Lo so." sbuffo sentendo gli occhi lucidi.

"Parlamene dai."

"Di cosa?"

"Di tutto quello che ti fa paura e che ti fa piangere..." sorride con calma baciandomi una guancia mentre si siede con me in braccio.

"No..." mi guarda stranito. "Cioè si, sono preoccupata per i bimbi, soffriranno tantissimo, non so se riuscirò a gestirli."

"Allora, per prima cosa ci sarà mia sorella a darti una mano, anche se io sono sicuro che tu sei in grado di riuscire a gestire tutto. Fin'ora hai fatto tutto perfettamente."

"Anche se Virginia è capricciosa e testarda e Crì un po' troppo geloso e attaccato a me?"

"Allora il mio patatino è geloso e attaccato a te perché ha capito che quando papà non c'è deve proteggere la sua mamma e la sua sorellina. E la mia patatina non è capricciosa e testarda." lo guardo storto. "Okay, è un po' capricciosa e testarda. Ma sono bambini, è giusto che sia un po' capricciosa e per quanto riguarda l'essere testarda, non è così male se saprà usarla nel giusto modo la testardaggine."

"Sicuro?" chiedo dubbiosa.

"Si bimba mia. Poi che altro devi dirmi?"

"Mh niente." mento.

"Questa mi sa di bugia." mi canzona.

"Non è assolutamente vero." mi affretto a dire.

"Dai amore. Dimmelo. Cos'è che ti spaventa oltre che non riuscire a gestire la situazione?"

"Davvero, niente."

"Mh, quindi non ti preoccupa?"

"Cosa?"

"Che io vada via?"

"No." e a giudicare dal modo in cui scoppia a ridere direi che la mia bugia non ha retto. "Non ridere. Va bene." sbuffo. "Hai ragione. Mi preoccupa leggermente... mi stavo abituando ad averti con me." ammetto abbassando la testa. La verità è che non so come farò a dormire senza di lui nel letto.

"Dispiace anche a me andare via, mi dispiace lasciarti da sola con due bambini e un cane che vi adora tutti e tre ma che fa un po' il dispettoso. E soprattutto mi dispiace lasciarti a dormire da sola nel lettone di casa tua." lo guardo sorpresa. "Non mi guardare così bimba." ridacchia. "Ti conosco e so che sei preoccupata anche per dover andare a dormire da sola. È una cosa che ti ha sempre fatto paura, tutte le volte che ripartivo dopo un periodo un po' più lungo trascorso a casa ti veniva questa paranoia... anche se a dir la verità non capisco perché." mi lascia un bacio appena accennato sulle labbra.

"Lo sai che non sono mai stata una dormigliona... anzi, dei periodi non dormo proprio per niente, e non lo so perché mi preoccupa sempre..."

"Mh... pensavo che potresti chiedere anche a Mariagrazia se vuole salire, così sareste tu, lei e Nina."

"Sarebbe fantastico ma mica ci stiamo io, tua sorella, i gemelli, Mary e il cane tutti in casa mia..."

"Potreste andare a casa mia..."

"Ma." lo interrompo.

"Prima fammi parlare poi rispondi." mi interrompe subito. "Io quando vado via non lascio mai la casa vuota. Quindi, o ci vanno i miei, o ci va Nina o mando una coppia sposata che conosco. I miei sono giù in Sicilia, mia sorella sta con te, quindi tu e i gemelli, intanto per questa settimana potreste stare lì."

Ti sto vicino anche quando non mi vediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora