Erano passati quasi due mesi dall'inizio dell'anno scolastico e Lisa non perdeva mai l'occasione per dissuadere la sua amica Octavia dall'iscriversi al torneo.
"Loris ti prego falla stare zitta" implorò la mora.
"Octavia sai che non posso farci niente"
"Bene allora me ne vado io" disse lei alzandosi dal tavolo nella Sala Grande e uscendo verso il cortile. Si stava facendo sera e il freddo iniziava a pungere.Octavia si chiedeva perché la sua amica, la sua migliore amica, le volesse impedire di partecipare, come aveva detto Silente, erano state prese tutte le precauzioni necessarie per far sì che il torneo si svolgesse in sicurezza; eppure la bionda non voleva e Octavia si sentiva in parte tradita e ferita. Sapevano tutti dell'animo avventuriero della ragazza, non le piaceva stare tranquilla al suo posto come gran parte dei Serpeverde, a lei piaceva l'avventura, il rischio, infatti si era sempre chiesta se non fosse finita nella casa sbagliata.
"forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore"
Le parole del cappello di quattro anni prima, due dopo il suo smistamento, le rimbombavano nella testa ogni qualvolta che cercava l'avventura. Ma lei era finita in Serpeverde
"O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!"
Si mise seduta su una delle panchine del cortile interno.
"Cosa devo fare?" sussurrava guardando in alto.
Aveva l'abitudine di guardare il cielo quando si sentiva persa, le ricordava quando era piccola e guardava le nuvole.🌩
Octavia passò molto tempo durante le settimane seguenti in biblioteca, occupando sempre la solita postazione, fuori dalla portata di Lisa o di chiunque altro le facesse domande sulla partecipazione al torneo. La notizia si era sparsa in fretta all'interno della casa Serpeverde.
Quel giorno però trovò il suo posto occupato.
"Scusami... questo è il mio posto. Potresti cercarne un altro e lasciare libro il mio?" Chiese con un tono non molto gentile.
Il ragazzo alzò la testa e sorrise leggermente.
Aveva gli color nocciola e i capelli poco più scuri, non aveva segni particolari ma forse era proprio questo che lo rendeva un bel ragazzo."Scusami non sapevo fosse di qualcuno" rispose con dolcezza misto divertimento senza smettere di guardarla negli occhi; lei gli sorrise in modo falso alzando le sopracciglia come dire "Bene adesso puoi andare via" ma lui semplicemente spostò le sue cose nella sedia accanto e continuò a scrivere sulla pergamena.
"Stai scherzando?"
"Mm è un problema se studio vicino a te?"
"Senti Diggory non ho tempo da perdere"
Lui rise leggermente alzando le mani.
"Devi fare anche tu il tema per Piton?"
"Frequentiamo pozioni insieme, non so se ricordi"
"Certo che ricordo ma pensavo lo avessi già finito"
Octavia sospirò sedendosi, sembrava essersi calmata.
"Non l'ho neanche iniziato ad essere sincera" poi sorrise leggermente "Lo stai facendo adesso?"
Lui annuì "Se hai bisogno del libro è qua" concluse per poi tornare a scrivere.Nessuno dei due parlò più ma ogni tanto la ragazza si voltava leggermente per guardarlo, Cedric la vedeva con la coda dell'occhio e sorrideva.
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Non Chiamarmi Diggory - Cedric Diggory
FanfictionSi dice che l'amicizia tra un Serpeverde e un Tassorosso sia una delle migliori, ma è realmente così? "Beh grazie Diggory" Lei avanzò verso uno dei gufi, diede la lettera e lo fece partire. "Non hai niente di meglio da fare che guardarmi?" Chiese Oc...