Chi poteva essere questa volta?
Non riusciva a credere ai suoi occhi... Michael era davanti a lei. Non riuscì a dire niente che lo abbracciò saltandogli addosso.
"Sono anche io felice di vederti piccola" rise lui.
"Che ci fai qua?"
"Dato che non sono potuto venire per la prima prova volevo farti una sorpresa e ho chiesto al preside della mia scuola due ore per venire qua"
"Tu sei folle"
"Dai raccontami tutto della prova" chiese lui mentre salivano le scale per rimanere vicino allo studio del preside; lei iniziò a raccontare tutta la vicenda."Quindi è grazie a questo Diggory... " commentò lui con tono duro.
"Mi ha aiutata, si"
"Non devi più parlarci"
"Cosa?"
"Hai sentito bene... non voglio che tu stia con dei ragazzi"
"Michael ma cosa stai dicendo... "
"Hai sentito bene Octavia"
"Stai parlando senza pensare"
"No" rispose secco "E non voglio che tu vada al ballo con nessun ragazzo"
"Michael non posso andarci da sola, sono uno dei campioni"
"Parlerai con il preside e sicuro capirà"
"Capire? Scusi volevo dirle che non posso andare al ballo con nessuno perchè il mio ragazzo che abita a miglia e miglia di distanza è geloso e non può venire qua a scuola per me"
"Brava"
"No, è assurdo"
"Assurdo? È assurdo che tu non voglia accettare questa cosa invece! Sei mia e non voglio che la mia ragazza vada al ballo con qualcuno... poi si sà come vanno i balli".Lei non rispose subito "Non abbiamo mai fatto neanche un ballo qua ad Hogwarts, a differenza di Ivermorny"
"Non voglio che la mia ragazza vada a fare la poco di buono a una serata quando non ci sono"Rimasero in silenzio.
"È meglio se te ne vai Michael" lui rise "Vattene ho detto" ripeté lei con tono piatto.
Lui alzò le spalle, si girò e rientrò nello studio del preside lasciando sola Octavia in mezzo al corridoio.
Lei si poggiò al muro per poi scivolare piano piano a terra e piangere; odiava piangere, per di più nei luoghi pubblici ma in quel momento era l'unica cosa che riuscì a fare.Michael le era sempre stato vicino e adesso lui l'aveva trattata così. Che motivi aveva lui per non fidarsi?
Non gli aveva mai dato modo di pensare che lei potesse anche solo pensare di tradirlo eppure lui le aveva detto apertamente che secondo lui la possibilità c'era.
Milioni di paranoie entrarono nella testa di Octavia e non avevano intenzione di andarsene.Rimase lì per quasi mezz'ora, in mezzo ai suoi pensieri, fino a quando sentì il cigolio della gamba del professor Moody.
"Signorina Green dovrebbe essere a cena"
"Sì professore, mi scusi, vado subito"
"Signorina, perché dopo cena non va a farsi un bagno caldo... magari si porti pure l'uovo con sé" le fece l'occhiolino con l'occhio buono e se ne andò.Che voleva dire? L'uovo nel bagno? Ma soprattutto, dove poteva farsi il bagno? Non era né un prefetto né il capitano della squadra di Quidditch.
🌩
"Adrian ho bisogno di un favore"
"Vì che ti è successo?" chiese preoccupata la sua migliore amica vedendo il viso arrossato della mora.
"Niente Lisa, tranquilla, ne parliamo dopo in camera" rispose con un mezzo sorriso per tranquillizzarla anche se nemmeno lei lo era.
"Adrian, devo chiederti una cosa... posso andare stasera nel bagno dei prefetti?"
"Cosa? Octavia sai che non posso... "
"E da quando segui le regole tu? Ti prego, farò tutto quello che vuoi"
Lui sbuffò "Inizio la ronda alle dieci e mezzo stasera, ti accompagno io"
"Grazie".Adrian la portò nel bagno dei prefetti, disse la parola d'ordine e la ragazza si chiuse dentro, l'amico le aveva assicurato che prima di mezzanotte nessuno sarebbe entrato a causa della ronda.
Riempì la vasca con diversi profumi e saponi e ci si immerse dentro.
Amava farsi il bagno e in quel momento stava invidiando da morire i prefetti e chiunque potesse bearsi di quella sensazione ogni qualvolta volesse.Dopo circa un'ora passata a rilassarsi prese l'uovo e lo aprì. Sentì però il solito rumore.
Ci provò ancora ma il suono non cambiò.
"Devo essere matta per farlo" disse prima di immergersi nell'acqua con l'uovo aperto.
"Vieni a cercarci dove noi cantiamo,
ché sulla terra cantar non possiamo,
e mentre cerchi, sappi di già:
abbiam preso ciò che ti mancherà,
hai tempo un'ora per poter cercare
quel che rubammo. Non esitare,
ché tempo un'ora mala sorte avrà:
ciò che fu preso mai ritornerà."
Ascoltò la canzone una decina di volte prima di capire il vero significato delle parole, uscì dalla vasca e mentre stava per uscire sentì una conversazione tra due voci molto familiari."Pucey nascondi qualcosa?"
*spazio autrice*
Il famoso fidanzato l'ha trattata male, secondo voi a chi darà ascolto? A se stessa o a Michael?
Ma soprattutto, chi c'è dietro la porta?
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Non Chiamarmi Diggory - Cedric Diggory
FanfictionSi dice che l'amicizia tra un Serpeverde e un Tassorosso sia una delle migliori, ma è realmente così? "Beh grazie Diggory" Lei avanzò verso uno dei gufi, diede la lettera e lo fece partire. "Non hai niente di meglio da fare che guardarmi?" Chiese Oc...