CAPITOLO 22 : I COMPLIMENTI

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“Hanno dovuto pregarti per uscire?” 

Lei sbuffò divertita a quelle parole “Ci stai mai nella tua sala comune Diggory?”
“Raramente” alzò le spalle.

Cedric indossava dei vestiti semplici, probabilmente babbani e la Serpeverde lo trovò bellissimo anche così.
Dovette schiaffeggiarsi mentalmente per riprendersi.

“Come mai tutta questa urgenza di vedermi? So di essere bellissima ma non potevi aspettare domani?” cercò di smorzare quel silenzio che si era creato nell'osservarlo.

“In realtà no” sorrise, poi si fermò.
Octavia alzò le sopracciglia come segno di continuare a parlare.

“Non mi guardare così Octavia, mi metti in soggezione”
“Tu non parli, quindi ti guardo” ridacchiò sincera.

Cedric fece una piccola risata, si passò una mano tra i capelli arruffandoli leggermente.
La Serpeverde trovava questo gesto tanto carino quanto irritante.

“Ti andrebbe di fare un giro?” domandò lui dopo qualche attimo di silenzio e imbarazzo.
“In realtà no” sorrise.
“Dai, non farti implorare” si passò una mano tra i capelli. Di nuovo.
“Implorami” disse lei con tono di sfida incrociando le braccia sotto al seno.
“Seriamente?” chiese lui sbalordito, però cosa poteva aspettarsi da una Serpeverde come lei?

“Seriamente” ripetè Octavia.
“Ti prego Octavia Green verresti a fare un giro con me?” chiese lui con tono supplicante misto divertito.
“No, buonanotte Diggory” si girò e rientrò nella sala comune, lo sentì ridere e dire “Uscirò di testa con te”.

“Cosa voleva Diggory?” chiese Loris appena vide la mora.
“Fare un giro” rispose mettendosi seduta.
I due gemelli si guardarono titubanti per poi rivolgere nuovamente lo sguardo all'amica.
“Perché sei qua?” chiese la Lisa calma quando dentro di sé gridava "Cosa diavolo ci fa qua!" .

“Perché ho detto di no, mi sembra ovvio” alzò un sopracciglio.
“Sei proprio una stupida” la riprese.
“Lisa se ti piace così tanto vacci tu, no?” l'amica spalancò gli occhi.

"Perché deve essere così stupida a volte?" Pensava Lisa.

“Loris ti prego, picchiala” disse la bionda sconsolata.

Perchè Octavia doveva comportarsi così? si chiedeva Lisa, certo, la mora non amava avere molte persone intorno a sé, infatti lo si poteva vedere dal fatto che all’interno della casa verde-argento avesse stretto solo amicizia con i due gemelli e Adrian ma perché respingere così Cedric, proprio non la capiva. L’aveva trattata al meglio, certo, aveva sbagliando leggendo la lettera ma tutti sbagliano.

Distratta dai suoi pensieri Lisa non si era accorta che la mora se n'era andata da qualche minuto per andare a dormire.

"Che dobbiamo fare con lei?" Domandò sospirando al gemello.
Lui sorrise divertito.
"Se ne accorgerà prima o poi"

🌩

Il mattino seguente non avevano lezione, data l'euforia di tutti, così ne approfittarono per dormire un po’, la prova aveva stancato Octavia più di quanto pensasse.

Nel pomeriggio dopo pranzo decise di uscire a fare una passeggiata da sola, aveva bisogno di tranquillità.

Decise di uscire verso il campo e dopo un paio di ore passate al freddo sole di febbraio, tornò verso il castello.

Nel cortile interno trovò Krum e Fleur insieme ad altri studenti delle rispettive scuole; decise di avvicinarsi a loro per per congratularsi.

Krum apprezzo sinceramente quel gesto mentre Fleur la guardò insospettita come se ci fosse qualcosa sotto e a quella reazione la serpeverde decise di smettere di provare ad essere gentile con lei.

"Allora... buona giornata" concluse, dopo circa un'oretta passata a chiacchierare con loro, rivolgendo uno splendido sorriso al bulgaro e un'occhiataccia alla biondina francese .

Mentre si dirigeva verso i sotterranei, per cambiarsi e poi andare a cena, trovò Potter insieme ai suoi due amici, Weasley e Granger, si avvicinò a loro.

“Beh Potter, complimenti per ieri" iniziò abbozzando un sorriso "Fattelo dire che anche quando ti va male alla fine ti va bene” ridacchiò lei.

Tutti e tre le sorrisero leggermente, Harry era molto a disagio, si sentiva un po’ intimorito da lei e dalla sua sicurezza.
“È stata solo fortuna direi” provò a dire lui arrossendo in viso mentre il rosso di fianco a lui strabuzzava gli occhi.
“Non fare il modesto, anche i migliori possono ammettere di essere stati superati” disse lei andando via e facendogli l’occhiolino.

Il trio rimase abbastanza sorpreso da quel comportamente ma cercarono di non dargli troppo peso.

Era circa a metà del corridoio quando sentì gridare dal fondo del corridoio.

“Octavia” lei si girò.

“Cosa vuole ancora?” pensò.

*spazio autrice*

Non ho molto da dire onestamente... mi dispiace rendere così il personaggio di Fleur nonostante mi piaccia abbastanza.
Però non potevano andare d'accordo, non sarebbe stato da "Serpeverde".

Doppio aggiornamento oggi, l'altro capitolo era troppo breve e privo di sostanza... un po' come questo ma ho pensato "due capitoli striminziti possono farne uno pieno, no?"

Non Chiamarmi Diggory - Cedric DiggoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora