CAPITOLO 14 : LA BIBLIOTECA

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La mattina successiva Octavia si svegliò di buon ora, consegnò ai suoi amici i regali che aveva commissionato di comprare e scese per fare colazione.
Pochissimi studenti erano già in piedi così ne approfitto per fare un salto in biblioteca.

"È andata bene la serata con Ross?" chiese una voce alle sue spalle. La Serpeverde era chiusa lì dentro per cercare qualcosa che l'aiutasse con la seconda prova da qualche ora e neanche se ne rese conto.

"È molto simpatico... non si può dire la stessa cosa della Chang" Cedric rise a quella frase
"Penso sia gelosa" rispose lui.
"Sarei gelosa pure io al suo posto. Chiunque sarebbe geloso se il proprio accompagnatore facesse complimenti a un'altra" Octavia alzò un sopracciglio.
"Sei buffa quando fai quella faccia"
"Questa è la mia faccia idiota!" Disse lei tirando un pugno sulla spalla del Tassorosso.
"Va bene, va bene" rise, poi tornò serio "Non sapevo fossi fidanzata". 
"Si è sparsa in fretta la notizia"
"Ross dorme nella mia stessa stanza"
"Allora saprai già tutto..." rispose fredda lei.

Non le piaceva che la gente si facesse gli affari suoi, certo, Ross sicuramente non l'aveva fatto in mala fede ma restava comunque un atteggiamento che non le piaceva.

"Hai già risolto il problema dell'uovo?" Chiese Cedric per cambiare argomento, aveva visto l'espressione di Octavia troppo dura per continuare la conversazione fidanzato.
"In parte... devo trovare una soluzione per respirare sotto l'acqua per almeno un'ora"
"So che esiste l'algabranchia, me ne parlò una volta mio padre ma è molto rara"
"Una soluzione che non comprenda ingerire qualcosa? Non mi sentirei molto sicura"
"Allora mettiamoci a cercare qualcosa" disse lui facendo cenno alla pila di libri davanti alla ragazza.
"Non si arrabbierà la Chang?"
"Perché dovrebbe?"
"Ti ha portato via immediatamente quando ti sei avvicinato a me"
Lui alzò le spalle "Ne è valsa la pena, dovevo farti per forza un complimento. Eri... mozzafiato".

Octavia cercò di reprimere il sorriso ma fu quasi inutile così riabassó la testa sul libro.

La ragazza stava già leggendo informazioni sul Lago Nero mentre Cedric prese alcuni libri su creature e incantesimi del lago.

"Sai, per un momento ho pensato che volessi invitare me al ballo" disse con tranquillità Octavia mentre posava il vecchio libro sul tavolo.
A quella domanda Cedric divenne leggermente rosso in viso ed evitò di alzare lo sguardo dal libro.
"Davvero?" 
"Si, poi mi hai presentato Ross" continuò lei guardando le alte librerie di fianco a loro e alzandosi per prendere uno dei libri.
Lui non rispose, si passò una mano dietro la testa e si avvicinò da lei.

Erano in piedi uno di fronte all'altro, Diggory aveva ancora le guance arrossate per la conversazione di pochi secondi prima e lei sorrise osservandolo.
Continuarono a guardarsi negli occhi per qualche minuto, nessuno dei due sapeva il motivo ma non volevano assolutamente interrompere quel contatto visivo.

Un tonfo però distolse l'attenzione dei due facendoi girare nella stessa direzione scontrandosi con la testa.
"Diggory non pensavo avessi la testa così dura, solitamente quando è vuota non è morbida?" Chiese lei massaggiandosi la fronte, probabilmente le sarebbe venuto un bernoccolo.
Cedric rise beccandosi un'occhiataccia dalla bibliotecaria per poi tornare a sedere di fianco alla ragazza.

Passarono tutto il pomeriggio a cercare informazioni ma non arrivarono a niente.
"Continuiamo domani?" Domandò il Tassorosso con un ampio sorriso.
"Non sei obbligato ad aiutarmi"
"Lo faccio volentieri"
Octavia sorrise alzandosi dal tavolo per andare in sala Grande per la cena.

Camminarono spalla a spalla per tutto il corridoio arrivando al portone.
"Comunque Diggory buon natale" disse lei lanciandogli un pacchettino ricoperto di carta verde e argento.
Cedric sorrise come un bambino, non si aspettava un regalo dalla lei ma prima ancora di poterla ringraziare aveva già raggiunto suoi amici al tavolo dei Serpeverde.

Il loro arrivo insieme comunque non passò inosservato.
"Vì una di Corvonero ti sta fissando" le disse Lisa.
"Penso sia la Chang" rispose tranquillamente alzando le spalle.
"Cosa hai combinato?"
"Perché pensate sempre che io abbia fatto qualcosa?" Sbuffò. 
"Perché non sai stare fuori dai guai" continuò Loris.
"Ieri sera al ballo Diggory si è avvicinato a me per salutarmi e lei lo ha portato via, penso sia gelosa".
I due gemelli risero, entrambi stavano pensando alla stessa cosa.

Octavia lì lasciò ridere per conto loro e si voltò verso Adrian, seduto pochi posti lontano da loro tre.
"Adrian mi faresti un bellissimo regalo di natale?"
"Octavia" lei alzò le sopracciglia "di nuovo?" non era di certo colpa sua se non era prefetto e non poteva accedere al bagno o comunque per gli studenti comuni avevano messo a disposizione solo delle docce, belle, ma rimanevano comunque docce.
"Ti prego..."
"Va bene, solita ora" a quella risposta la mora gli mandò un bacio volante e lui con fare teatrale lo prese e se lo mise in tasca.

*spazio autrice*

Amo questo capitolo. Immaginarmi Cedric con le guance rosse per l'imbarazzo mi fa andare il cuore a mille!

Voi che ne pensate?

Non Chiamarmi Diggory - Cedric DiggoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora