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Puntarono gli sguardi su Minho e videro una scena al dir poco orribile.

Mentre cercavano di fermare Jeongin, Minho era ancora alle prese con le illusioni.
Mancavano pochi Jisung e sarebbe potuto andare a salvare quello vero.
Alla fine ne rimase solo uno.
Era davanti a lui e aveva le braccia distese in avanti.
Lo chiamava e si avvicinava con passo irregolare, come se fosse uno zombie.
Minho non perse tempo e con una mano attraversò quell'ultima illusione da una parte all'altra.
Questa volta però questa non si dissolse nell'aria.
Poteva sentire il calore e le viscere sanguinose di Jisung.
Tolse subito il braccio e guardò Jisung cominciando a sudar freddo.
Cosa aveva appena fatto?

"M-minho..."

Jisung si accasciò sul demone e tossì sangue.
Minho lo strinse a sé e gridò agli altri di dargli una mano.
Non sapeva cosa fare, era sconvolto.
"Ti prego Jisung. Non morire, mi dispiace, mi dispiace così tanto.
Io non sapevo...io-io merito di scomparire per sempre."
Accarezzò la sua guancia e con l'altra mano cercava di fermare l'emorragia allo stomaco, anche se era abbastanza difficile.
Aveva un buco in mezzo alla pancia, ci si poteva anche vedere attraverso.

"Sei un cazzone Minho..."
Disse ridendo Jisung.
"Ma ti amo, amo un coglione... la nostra storia f-finirà così allora...non ti dannare quando non ci sarò più."

Minho urlò arrabbiato.
"Parli come se tu fossi già morto! Sono un coglione è vero però non dirmi queste cose! Non ti lascerò morire. Non puoi!"

I quattro ragazzi raggiunsero Minho e Seungmin si inginocchiò subito per vedere come era messa la situazione di Jisung.

"S-seungmin dove sei stato?"

"Non è importante adesso, la tua situazione è critica."

"Fa qualcosa angelo di merda!"
Gli gridò contro Minho.

Seungmin in modo composto rispose:
"Non lo sono più. L'unica cosa che posso fare è chiudere la ferita con le mani, temporaneamente ovviamente."

Minho cominciò a piangere.
Era tutta colpa sua.
Era colpa sua e basta.
Non era nemmeno di Satana, era sua perché non lo aveva protetto fin dall'inizio.

Satana si godeva lo spettacolo e chiamò San di fianco a lui.
"È l'ora di andarmene. Pensaci tu qui. Oh, non penso che tu abbia notato chi è venuto a trovarti. Guarda bene in mezzo a quel gruppo di coglioni."
Fece due passi e poi si rigirò.
Sorrise in direzione di Minho e disse:
"Ho vinto anche questa volta."

Un attimo dopo era già sparito.
La sua battaglia l'aveva vinta e non aveva nemmeno avuto bisogno di faticare tanto.
Aveva fatto tutto Minho e le sue emozioni.

San guardò il gruppo di ragazzi e vide un codino spuntare da dietro la testa di Taeyong.
Come se la persona in questione si fosse sentita osservata, piegò di poco la testa all'indietro e guardò in direzione di San.
I due si guardarono intensamente.
Wooyoung si allontanò dai ragazzi e quasi corse in direzione di San.

"Wooyoung sei qui."
Rise di gioia San.
Non si aspettava però che Wooyoung si avvicinasse a lui per dargli un forte schiaffo sulla guancia.
"Sei per caso fuori di testa? Seungmin mi ha detto tutto! Haivisto come hai ridotto quei due? Mi avevi promesso che non avresti più preso ordini da Satana."

"Pensavo fossi... pensi che non ti abbia pensato tutti questi anni? Se mi fossi opposto a Satana sarei finito nell'oblio senza avere l'occasione di riportarti da me."

San lo prese le la vita e lo abbracciò.
"Mi sei mancato così tanto. Adesso non ti lascio più."

Wooyoung scosse la testa e lo trascinò da Minho e Jisung.
"Aiutaci"

I know that you are bad Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora