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"Beh, ecco la mia piccola dimora"
Rise Jisung facendo entrare Minho nel piccolo salotto.

Le pareti erano colorate di marrone e beige, al centro vi era un tavolino e davanti un piccolo sofà azzurro.

"Non è così male"
Rispose il demone facendo un giro per la stanza.
Alle pareti erano appese diverse foto ma una in particolare lo colpì.

"Chi è questo uomo?"

Jisung si avvicinò a lui e guardò la foto in questione, subito il suo sguardo si fece triste.
"Mio zio, è morto poco tempo fa."

Minho rise.
Han non poteva sapere che cosa combinava suo zio all'Inferno.
Era pure diventato consigliere del Diavolo e di solito bevevano qualche bicchiere insieme.

"C'è poco da ridere Minho, sei un insensibile"

"Scusa scusa, è che lo conosco tuo zio, per meglio dire conoscevo. Era un brav'uomo."
Rispose il demone cercando di dirlo in modo serio.

Jisung lo guardò male e gli girò le spalle.
"Vieni, ti faccio vedere dove dormirai"

Andarono fino in camera e Han aprì le ante dell'armadio per prendere un materassino da terra.

Subito Minho spalancò gli occhi, non avrebbe mai dormito su uno di quei cosi scomodi.

Intanto Jisung lo aveva già posizionato vicino al suo letto e aveva messo un coperta e un cuscino sopra.
"Ecco fatto"

Il demone stava per rispondere in modo brusco ma si ricordò le parole di Satana, doveva guadagnarsi la sua fiducia.

Annuì solamente e si mise seduto sul suo letto.

Jisung lo guardava per studiare le sue mosse. Non aveva ancora detto niente.

"Mh, devi stare tranquillo, vivo da solo siccome i miei mi hanno lasciato essere indipendente. Ehm e tu? Non dovresti avvisare i tuoi genitori?"
Jisung parlava in modo imbarazzato.
Minho non cambiava espressione e non voleva proprio aprire bocca.

"La donna che c'è in casa mia non è mia mamma, quindi penso vada bene così."
Il demone lo disse in modo veramente freddo che a jisung gli venne la pelle d'oca.

"Ma non dovresti dir-"

"Ti prego Jisung stai zitto! La tua voce è irritante e anche le tue continue domande lo sono. Cos'è, eh? Cosa vuoi sapere? Hai per caso paura?"

Minho si era alzato e si stava avvicinando a Jisung, che intanto tremava come una foglia seduto sul suo letto.

"Adesso non parli più eh?"

Il demone era proprio davanti a lui adesso e lo guardava dall'alto con occhi spenti. Quelli di Jisung invece erano lucidi e non finivano di vagare sul viso di Minho.
Si fermarono per un istante sulle sue labbra.

Minho se ne accorse e ghignò, avvicinó le labbra a quelle di Jisung.

"Dimmi, adesso hai paura di me?"

"Io...io voglio solo andare a dormire adesso"
In un secondo si fiondò sotto le coperte e si coprì fin sopra la testa.

Minho sorrise e andò a spegnere la luce.

Non sarebbe stato affatto male baciare quel ragazzo dalle guance di scoiattolo.

"Buonanotte Han"

ci vorrà un sacco per un bacio tra questi due hihi.

I know that you are bad Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora