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Aveva cominciato a piovere fuori.
Erano solo le 10 di mattina e Jisung si sentiva veramente più stressato e affaticato che mai.

Era a casa sua da un'ora con Minho che non aveva intenzione di aprire bocca.

Mezz'ora prima aveva aperto gli occhi, dopo il bacio che gli aveva dato il demone, e si era ritrovato nel salotto di casa sua.
Sarebbe sembrato tutto normale se non fosse stato che meno di un minito prima era intrappolati in una cabina armadio a casa di sconosciuti.

Jisung era sicuro che non si era sognato nulla perché aveva sentito e si ricordava di tutti i particolari di quella strana avventura.

Sbuffò per l'ennesima volta e si diresse verso la cucina, dove Minho stava seduto a giocherellare con le sue dita della mano.

"Minho"
Lo chiamò con voce ferma e seria.

Il demone non diede risposta e si alzò di scatto dalla sedia per andarsene.
Passò di fianco a Jisung e gli diede una spallata.
Ma Han non si fece smuovere e lo prese per la soalla per farlo girare.

"Minho! Non puoi continuare a comportarti in questo modo. Prima mi trascini in una casa e mi dici che la vuoi derubare, poi mi baci e dopo ancora vengo teletrasportato in casa mia in un secondo.
Ho bisogno di spiegazioni"

Il demone sbuffò e guardò dritto negli occhi Han.
Aveva una sguardo freddo e penetrante.
Per un secondo i suoi occhi si posarono sulle labbra dell'altro e incominciò ad avvicinarsi.

"Non hai voglia di baciarmi Hannie?
Chiese Minho poggiando una mano sulla guancia di Jisung.

"Minho non puoi sempre sviare un argomento in questo modo."
Disse in modo calmo Jisung.
Sembrava come se quella proposta lo avesse fatto imbambolare.

Le labbra del demone lo stavano richiamando in una maniera veramente impressionante, non glu era mai successa una cosa del genere.

Ma poco dopo si riprese, sapendo che non sarebbe riuscito a riprendere quel discorso se sarebbe caduto a causa di Minho.

"Ah Hannie, diventi sempre più testardo. Okay, ti dirò la verità.
Mentre ci baciavamo, sei svenuto e io ti ho riportato a casa, poi ti sei risvegliato in salotto quando ancora eri fra le mie braccia. Sei contento adesso?"

Jisung annuì.
In realtà non credeva a nessuna parola di Minho.
Incominciava a reputarlo come un bugiardo, sembrava nascondere un segreto troppo grosso e importante da rivelare.
Però aveva il presentimento che presto ne sarebbe venuto a conoscenza.

"Adesso che hai la tua risposta, me lo dai un bacio?"
Chiese il demone avvicinandosi pericolosamente alle labbra dell'altro.

Han scosse il capo e spinse Minho con le mani.
"Esci da casa mia, per oggi abbiamo fatto abbastanza."

"Che caratterino che hai."
Sbuffò il demone per poi dirigersi verso la porta.

"Non vedo l'ora di ucciderti"
Sussurrò prima di uscire da quella casa.

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::

"Abbia pietà Signore! Tutti hanno vissuto questo genere di situazione, le prometto che non succ-"
Il demone non ebbe tempo di finire la frase che Satana, con uno scrocco di dita, lo disintegrò facendo disperdere le sue polveri nell'aria.

"Che schifo"
Disse per poi starnutire.
Le ceneri di quell'ingrato gli avevano solleticato il naso.

La porta del suo ufficio puntualmente si spalancò facendo entrare un ragazzo dalla chioma blu.
Satana portò gli occhi rossi su Taeyong e lo invitò a parlare per esporgli le notizie del giorno.

"Buongiorno mio Signore"
Disse il ragazzo per poi tossicchiare un poco.
"Sbaglio o qui dentro c'è un'aria viziata? Scommetto che si tratta di un altro pazzo che voleva ritornare in Paradiso"

"Hai proprio olfatto Taeyong, ormai l'odore degli stronzi si riconosce. Ma non perdiamoci in chiacchere, dimmi quello che sai."

Il ragazzo dai capelli blu incominciò a leggere dai suoi soliti fogli ingialliti.
"Abbiamo una buona notiziae due no.
La buona è che nel fascicolo di Han Jisung si sono aggiunti due peccati, quindi la missione sta andando abbastanza bene.
Una brutta notizia riguarda Minho: i suoi sentimenti per l'umano stanno incominciando a crescere ancora di più, per fortuna il suo istinto assassino da demone li sta respingendo ma non penso durerà a lungo.
L'altra cattiva notizia è che il Paradiso ha mandato i rinforzi"

Satana sospirò e incominciò a picchiettare le dita sulla scrivania davanti a lui.
"Per adesso il Paradiso lo possiamo lasciare da parte, la cosa che mi interessa è sistemare Minho.
Non voglio usare le maniere forti maa saremmo costretti ad usare la nostra apparecchiatura speciale"

hellooo
chissà che farà Satana a Minho.

Lo scoprirete nella prossima puntata di "I know that you are bad"


(scusate gli errori)

I know that you are bad Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora