I know that you are bad

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Cazzo questo coso è scomodissimo, pensò Minho rigirandosi sul materassino per l'ennesima volta.

Era ormai un'ora che era sveglio e la sua schiena iniziava a dolere.

Alzò gli occhi assonnati verso il letto di Jisung e lo vide lì, beato nel sonno e su un materasso comodo.

Non c'era altra scelta, purtroppo.

Spostò la coperta dalle sue gambe e si alzò in piedi, davanti al ragazzo dormiente.

Doveva ammettere che, con il viso rilassato, Jisung era davvero bello, non che non lo fosse pure prima.

Si avvicinò e spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Che carino, pensò sorridendo.

Jisung si mosse un poco e Minho fu costretto a ritirare la mano di scatto.
Ci mancava pure che lo beccasse a fare smancerie.

Abbassò gli occhi freddi sul suo lettino e gemette.
No, non poteva rimettersi a dormire lì.

Non c'era altra alternativa, avrebbe dormito nel letto di Jisung.

Andò dall'altra parte del letto e provò a spostare lentamente le coperte.
Si infilò subito sotto e poté sentire il forte profumo provenire dal cuscino di Jisung.

Quest'ultimo si girò mugugnando e si rilassò continuando a dormire.

Minho non resistette e infilò una mano nei capelli setosi e morbidi di Jisung.

Appoggiò l'altra sul fianco del più piccolo e chiuse gli occhio, trovando finalmente comodità.

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Il sole quella mattina non era spuntato e al suo posto erano comparsi grossi nuvoloni neri, carichi di pioggia.

La temperatura nella camera di Jisung era diminuita.

I due ragazzi, ancora nel mondo dei sogni, dormivano abbracciati l'uno con l'altro.

Jisung aprì lentamente gli occhi e la prima cosa che vide fu il viso angelico e rilassato di Minho.
Era davvero bello, pensò lui avvicinandosi un po' di più per sentire calore.

Minho, al movimento del più piccolo, strinse di più la presa sulla sua vita e aprì lentamente gli occhi.
Subito questi cercarono quelli dell'altro e, appena si incontrarono, si illuminarono.

"Buongiorno Minho"
Sussurrò Jisung a poca distanza dal suo viso. I loro nasi quasi si sfioravano.

"Buongiorno Jisung"
Il demone sorrise e chiuse di nuovo gli occhi per la troppa stanchezza.

Han pensò subito a quanto fosse bello il sorriso del ragazzo davanti a sé.

"Minho"
Lo chiamò di nuovo.

Aprì lentamente gli occhi e lo guardò.
"Dimmi"

"È l'ora di alzarsi e darmi spiegazioni"
Disse Jisung ridendo.

In fondo avere Minho nel letto che lo abbracciava non era poi così male.

capitolo corto ma interso