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"Dov'è finito quell'essere inutile?!!"

Satana era furioso.
La sua voglia di prendere Taeyong e farlo in mille pezzi era davvero tanta.
Non solo non si era presentato nel suo ufficio, ma non gli avevo fatto sapere nulla su quell'altro coglione, Lee Minho.

"Giuro che...cazzo, cazzo, cazzo!!"

La scrivania davanti a lui venne scaraventata dall'altra parte della stanza.
I fogli erano tutti sparsi sul pavimento ma a Satana importava ben poco.
Il suo pensiero andava al suo stupido assistente.

A dir la verità non si aspettava che Taeyong lo abbondonasse.
Lo aveva sempre riconosciuto come un essere insulso, ma adesso, sapendo che non lo avrebbe visto entrare da quella porta con i suoi soliti fascicoli, gli rimaneva uno strano senso di vuoto dentro.
Ne aveva di tirapiedi ma forse Taeyong era in più speciale?

Satana scosse la testa e andò verso la libreria, ne estrasse un libro e lo aprì.
Fece un lungo sospiro e poi sorrise.
"È ora di mettere giù l'asso."

Stava per compiere una mossa veramente astuta, forse la più sensata ed efficace di tutte.
Gli serviva solo poco tempo di attesa per veder il suo potere calpestare tutto e tutti.
Nessuno gli avrebbe messo i piedi in testa.

::
::

Un nuovo giorno era giunto sulla Terra.
A quell'ora quasi tutti dormivano.
Taeyong sul divano con delle manette ai polsi.
Seungmin stretto nell'abbraccio di Hyunjin.
Jisung dormiva in posizione fetale con una mano allungata verso il demone.
E poi c'era Minho, con gli occhi spalancati a guardare fuori dalla finestra.

Doveva ammetterlo, non aveva chiuso occhio quella notte.
Troppi pensieri girovagavano per la sua mente.
Per prima cosa doveva organizzare un piano efficace per attaccare il Dio degli'Inferi.
Nulla sarebbe stato facile, ma nemmeno impossibile.
Ammetteva che avere dalla sua parte Taeyong era un grandissimo vantaggio.
Non si fidava ma forse col tempo lo avrebbe visto con sguardo meno sospetto.

Aveva con lui anche Seungmin, che nonostante tutta la sua vita vissuta da angelo, sotto sotto era un demone anche lui.
Sarebbe stato capace di combattere in caso di bisogno e sopratutto era la persona più azzeccata per rimanere con Jisung e proteggerlo.

Hyunjin avrebbe combattuto con lui soprattutto per un senso di vendetta nei confronti di Satana e Dio che lo avevano condotto a vivere una vita così misera e dolorosa sulla Terra.
Non poteva nemmeno godersi il suo amato Seungmin appieno.

Minho girò il capo e guardò il ragazzo dormiente di fianco a lui.
Jisung lo avevo fatto rinascere e non avrebbe accettato di vivere una vita senza lui.
Non avrebbe perso la persona più importante della sua vita per la seconda volta.
Con Jeongin era stato troppo avventato.
A quel tempo non usava bene la testa e le sue azione erano insensate e frettolose.
Non sapeva nemmeno che fine avesse fatto, sperava solo che fosse al sicuro e non nell'oblio per causa sua.

Posò una mano sulla guancia di Jisung e cominciò ad accarezzarla.
"Non ti lascerò morire. Non lascerò a nessuno il diritto di portarti via da me."

Con la mano salì di poco e infilò le dote nella chioma morbida del ragazzo.
Si abbassò di poco e gli stampò un bacio sulle labbra.

L'orologio appeso alla parete segnava le sei del mattino.
Minho sentiva solo i respiri di Jisung e i cinguettii degli uccelli fuori dalla finestra.
Sembrava che la giornata sarebbe stata piovosa, il cielo era grigio e nuvoloso.
Chiuse gli occhi e cercò di recuperare alcuni minuti di sonno.

Però la porta della loro camera si spalancò, rivelando un Hyunjin in lacrime.
Minho si alzò subito e andò da lui.
"Cosa è successo?"

"Seungmin... Seungminnie..."
Hyunjin era preso dagli spasmi, non riusciva a parlare per quanto fosse scosso.
"Seungmin? Cosa gli è successo?"

Minho andò in camera degli altri due e notò che l'angelo non c'era.
Controllò in bagno, il cucina e in salotto.
Di lui nessuna traccia.
Intanto Jisung si era svegliato e stava in piedi in corridoio cercando di capire perché Hyunjin piangesse e Minho continuasse a fare avanti e indietro per l'appartamento.

"Qui in casa non c'è. Sei sicuro che non sia solo uscito? Sempre a fare l'esagerato."

Hyunjin si arrabbiò e prese per il colletto il demone.
"Non starei in questo modo solo perché è uscito a farsi un giro.
Dieci minuti fa lo tenevo stretto fra le mie braccia poi l'attimo dopo si è volatilizzato nel nulla."

Jisung gli staccò subito.
"Non litighiamo adesso. Magari è ritornato in Paradiso."

Hyunjin sbiancò in faccia.
"Se è in Paradiso adesso, è in grosso pericolo."

Questo capitolo è un po' di passaggio, non succede nulla di che, a parte la scomparsa di Seungminnie.

IMPORTANTE
Comunque volevo provare una cosa :))
Ovvero un Q&A con i protagonisti di questa ff
quindi se volete potete fare una domandina ai diversi personaggi.

-Minhoe

-Jisung

-Satana

-Seungmin

-Hyunjin

-Dio

-Taeyong

-San

-altri personaggi (changbin, felix, chan, woojin ecc)

-a me, carllaaaaaa :)

Le risposte verranno pubblicate poco prima dell'ultimo capitolo

secisonoerrorisegnalatemeliplis

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