L'appartamento di Hyunjin non era mai stato così vuoto.
Jisung si sentiva solo e stava seduto sul divano con la costante sensazione che qualcosa di brutto potesse accadergli da un momento all'altro.Per distrarsi un po' accese il televisore e mi mise a cercare qualche programma che riuscisse a distrarlo almeno per un po'.
Passò una buona mezz'oretta con gli occhi incollati allo schermo della TV.
All'improvviso sentì qualcuno bussare alla porta di casa.
Perse almeno cinque anni di vita.
Era impossibile che gli altri ragazzi fossero già tornati dall'inferno.Una piccola speranza che fosse Seungmin gli si accese nella mente.
Speranzoso ma anche titubante si diresse all'ingresso dell'appartamento.Stava per girare le chiavi quando un altro colpo venne dato alla porta, seguito da un'imprecazione.
Jisung si pietrificò sul posto e cominciò a respirare piano cercando di far meno rumore possibile.
Era sicuro che dietro quella porta non ci fosse Seungmin, ma qualcuno venuto per ucciderlo.
Che fine misera che avrebbe fatto.
Incominciò a indietreggiare verso le camere da letto per chiudersi dentro, non poteva di certo scappare dalla finesta essendo ad un piano alto del condominio.Altri colpi vennero dati alla porta d'entrata.
Jisung era sul punto di chiudersi in una stanza, quando la porta venne completamente abbattuta da un Choi San veramente incazzato."Mi vuoi vedere proprio incazzato nero, non è così stupido umano inutile!?"
I suoi occhi rossi puntavano proprio fissi nei suoi, i suoi battiti cominciarono a farsi più veloci.
Con uno scatto corse in cucina, l'unico luogo in cui poteva trovare qualcosa con cui difendersi dal demone.San si prese tutta la calma del mondo e lo seguì, sapeva che non sarebbe andato lontano in fondo.
Che patetico che appariva Jisung ai suoi occhi.
Più ci aveva a che fare, più voleva ucciderlo all'istante.
Peccato che i piani di Satana fossero cambiati all'ultimo."Arrivo~"
Jisung si diresse subito al cassetto delle posate e ne tirò fuori un lungo e grande coltello.
Tipico cliché da film thriller, ma rimaneva l'unico oggetto in grado almeno di rallentare San.
Non poteva ucciderlo, di questo ne era certo, però aver in mano quel coltello lo faceva sentire più sicuro, come se con lui ci fosse Minho a proteggerlo.San si fermò e si poggiò sullo stipite della porta della cucina.
Un ghigno era dipinto sulle sue labbra."Bella la tua arma. Ma sei davvero capace di pugnalarmi proprio qui" si indicò il petto "e aprire le mie carni, sentire il mio sangue maligno colarti sulle mani, schizzarti in faccia... sono proprio qui, non me ne vado.
Mi renderai la caccia interessante."Jisung si rese conto che non aveva il minimo coraggio di attaccare San.
Questo lo rese impotente per un secondo, come poteva un debole umano scontrarsi con un demone assetato della sua morte?San cominciò ad avanzare verso di lui, guardandolo dritto negli occhi e perforandogli l'anima.
"Il forte Minho non è con te adesso, come gli è venuto in mente di lasciare solo il suo indifeso maritino in balia dei lupi.
Non mi aspettavo potesse essere così imprudente.
Forse voleva che io gli facilitassi il lavoro, non voleva sporcarsi le mani del tuo schifoso sangue"Jisung cercò di non dar peso alle sue parole e si mantenne sulla difesa.
"Mi avrebbe ucciso già da tempo se non fosse innamorato di me."Il demone rise di gusto.
"Ti ha mai detto che ti ama?"Tutte le certezze di Jisung caddero giù come un muro con una sola domanda.
Minho non aveva mai pronunciato un "Ti amo" nei suoi confronti.
Non ci aveva mai dato peso perché credeva che non era facile per un demone parlare dei suoi sentimenti, ma adesso, in quella situazione, sentire quella frase l'avrebbe aiutato tantissimo.La sua scena muta fece ghignare San.
"Come immaginavo."Con uno scatto si precipitò su Jisung che stava fermo, immobile come una statua di marmo.
Non riusciva più a reagire, che senso aveva continuare a combattere contro un demone cento volte più forte di lui?San gli fu subito addosso, lo prese per il collo e lo alzò da terra.
Jisung non riusciva a respirare.
Forse non era stata una buona idea starsene lì impalato a non far nulla e aspettando la morte.
In quei pochi secondi cercò di trovare un modo per liberarsi il prima possibile.
Si ricordò di avere in mano ancora il coltello così, con tutto il coraggio che possedeva, lo piantò proprio in mezzo al petto di San.Colto di sorpresa il demone lasciò la presa e di mise le mani sul petto.
Non se l'aspettava.
Non sarebbe morto, questo era scontato , ma il dolore era comunque insopportabile.
Con un grugnito estrasse il coltello dal suo petto e lo lanciò per terra.
Per quanto esilarante fosse quella situazione non poteva fare a meno di incazzarsi come un bufalo."Non avresti potuto farlo, figlio di puttana!"
Jisung era già fuori dall'appartamento, stava correndo il più presto possibile verso l'ascensore.
Peccato che San fosse più veloce di lui.
Dopo averlo fatto inciampare, si mise sul suo bacino, le sue forti mani era attorno al suo collo.
Jisung cominciò a dimenarsi ma non c'era nulla da fare, San era troppo forte.
Questa volta sarebbe morto sicuramente."Ti è piaciuto giocare con me, non è vero?"
Il suo respiro cominciò a mancare e le sue palpebre non riuscivano più a stare aperte.
Il viso di San cominciò a farsi sfocato, l'unica cosa che riusciva chiaramente a vedere erano le sue iridi rosso fuoco che lo guardavano con disgusto e rabbia.Si sentiva pesante e stanco.
Stava perdendo la sua cara vita, la sua amata famiglia, i suoi amici e il suo primo amore così presto.Tutto divenne buio.
Solo nero intorno a lui.
Un silenzio assordante nelle orecchie.wow che caldo, buonasera a tutti, oggi mi sento proprio a Rio de Janeiro e sai perché? perché ho finalmente pubblicato dopo un mese di assenzaa woooo
BAKSU
spero non abbiate perso interesse in questa storia anche perché siamo quasi alla fine :')
volevo dirvi alcune cosuccie
ho in programma di iniziare una woosan non appena finisco i know that you are bad e non so, ditemi se vi potrebbe piacere :))
poiii fra poco uscirà il Q&A e ringrazio tutti quelli che hanno partecipatocome ultima cosa mi piacerebbe sapere cosa pensate di questa ff (magari dirmi alcune parti che non sono chiare oppure scene che non vi sono/sono piaciute o semplicemente darmi qualche consiglio idk)
sono abbastanza curiosa, quindi se avete due minutini potete lasciare un commento <3Al prossimo capitolo ;)
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I know that you are bad
FanficSatana e Dio gareggiano per appropriarsi di Han Jisung, l'unico umano rimasto al mondo col cuore puro. Satana, che sa già di perdere in partenza, invia sulla terra un suo demone: Lee Minho. Avrà il compito di riuscire a far peccare Jisung per poi u...