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-Jisung

Questa giornata di università doveva iniziare nel modo più normale.
Ma l'incontro con questo ragazzo ha cambiato un po' le cose.

So che Changbin e Chan mi aspettano alla caffetteria e di certo non posso non presentarmi.
In fondo sono i miei migliori amici.

"Scusa ma dove stiamo andando?"
Mi chiese il ragazzo dietro di me.

Cavolo non so nemmeno il suo nome.
Con che cavolo di scusa lo presento al tavolo.
Ahh, Changbin mi farà un sacco di domande.

"Ehm, stiamo andando in caffetteria. Ci sono i miei amici, sono sicuro che ti staranno subito simpatici.
Oh, ehm, potrei sapere il tuo nome?
Io sono Jisung piacere"

"Il mio nome è Minho. Però, sai non ho molto tempo. Potremmo andare subito in aula?
I tuoi amici li vedrai più tardi"

"Però non mi sembra giusto"

"Su via Jisung. Non riesco ad orientarmi.
E poi è più giusto aiutare me che sono in difficoltà, che andare dai tuoi amici. Non ho ragione?"

Ci pensai un secondo e, capendo che lui aveva ragione, annuì.

-scrittore

Fare la cosa giusta per Jisung era come l'acqua. Non riusciva a viverne senza.
I suoi genitori gli avevano sempre insegnato ad essere sempre educato e a non voltare le spalle a chi aveva bisogno di qualcosa.

Così adesso si ritrovava nei corridoi con affianco il demone che non la smetteva di fissarlo.

«Trova i suoi punti deboli»
Continuava a ripetere Satana nella testa di Minho.

Per adesso il suo unico punto debole era quella di aiutare chiunque.
Magari un po' di domandine non avrebbero fatto male a nessuno, pensò Minho.

"Jisung. Quanti anni hai?"

Jisung non aspettandosi di essere chiamato dal demone, si girò di scatto e lo guardò negli occhi.

"Diciannove. E tu?"

Minho ghignò per un secondo.
Lui era nato piu' di cento anni prima, ma questo ovviamente non poteva dirlo.

"Venti. Hai fratelli o sorelle?"

Jisung rispose senza problemi, anche perché non gli piaceva ignorare le domande.
"No. Sono figlio unico, ma in casa ho mia nonna novantenne ed è un po' come una bambina da accudire sempre. Le voglio un mondo di bene"

Jisung sorrise nel dire quelle parole.

Minho continuò con le domande
"Hai la ragazza?"

Jisung quasi non si strozzò con la sua stessa saliva.
Una ragazza? Mai avuta.

"In realtà no. Sinceramente non mi interessano molto le storie d'amore che durano un paio di mesi o un anno. Voglio aspettare che arrivi la persona giusta, così da sposarla subito"

Patetico, pensò Minho.
L'anima gemella non esisteva e lui lo sapeva bene.

"Quindi se stai aspettando la persona giusta, come la prenderesti se questa fosse un uomo?"

All'udire della domanda Jisung spalancò gli occhi.
Fece scena muta e continuò a camminare verso l'aula che non era poi così distante.

"Non rispondi Jisung?"
Chiese Minho con un tono acido.

"Se la mia persona giusta fosse un uomo, penso che, che io... la rifiuterei"

hello guys
Questo capitolo mi riporta a dei vecchi ricordi
spero vi sia piaciuto♥🌈

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