12 Gennaio 2017, New York
Aprii gli occhi di scatto voltandomi a destra e a sinistra, constatai di trovarmi in una specie di infermeria, la porta si aprì "È sveglia!" urlò un uomo uscendo e rientrando nella stanza seguito da altre figure che si piombarono nella camera, dove mi trovavo? Si avvicinarono e un uomo mi prese la mano sorridendomi, la tirai via "Evelyn? Hey" sussurrò colui che avevo appena allontanato "Chi siete? Cosa volete da me? Dove mi trovo?" ero spaventata e si poteva notare dalla voce. "Evelyn, io sono Steve, ti ricordi di me?" parlò un uomo biondo, negai "Dove sono?" chiesi di nuovo "Eve non ricordi? Siamo a New York..." disse una ragazza dai capelli rossi "New York? Non è possibile, ero in Siberia...come? Dov'è Aleksei?" l'uomo al mio fianco indietreggiò guardandomi spaventato, i suoi occhi erano bellissimi, azzurri, cristallini "Sei Steve giusto?" guardai l'uomo che si era presentato poco prima che annuii "Cosa mi è successo?"
27 Gennaio 2017, New York
In quei giorni dopo il mio "risveglio" avevo ricordato molto di alcuni dei presenti nella base degli avengers. Tranne lui, l'uomo dai pozzi di cristallo al posto degli occhi. Tra le mie mani avevo una scatola, Steve al mio fianco mi stava spiegando chi fossi. "Chi era il ragazzo che mi ha stretto la mano?" dissi di getto guardando Steve "Lui è un nostro amico di infanzia, più mio che tuo. Lui è James, leggi questa magari ricorderai qualcosa" mi porse una vecchia lettera sgualcita, non ci misi molto a leggerla. Incominciai a singhiozzare "Lo faccio entrare ok?" disse indicando la porta, annuii asciugando le lacrime per quanto potessi farlo
"Evelyn vole-" mi buttai fra le sue braccia, come un gesto automatico mi strinse a se, cercai di non far scorrere più lacrime ma tutto era troppo forte, alzai lo sguardo sul suo volto, sembrava felice. Cercò di calmarmi, ci riuscì solo dopo avermi asciugato le guance e avermi guardata negli occhi "James, io...scusami" sussurrai, mi sporsi verso il suo viso e lo baciai. Come un lampo i ricordi con lui tornarono alla mia mente, sorrisi, come ho potuto allontanarlo quel giorno? Con che forza sono andata avanti? "Ti ricordi di me? Sul serio Eve?" annuii e mi strinse di nuovo a se.
22 Febbraio 2017, New York
"Chi sei e che ci fai nel mio salotto?" urlò Tony attirando tutti nel salotto. Lì davanti a tutti c'era il mio vecchio amico, colui che ho giurato di proteggere così come lui avrebbe fatto con me, il figlio diventato esperimento: Aleksei Mikhailov.
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A dream or a destiny?
Fanfictratto dalla storia: "Non so dove mi trovo ma questi esperimenti mi stanno distruggendo psicologicamente ma non interessa a nessuno. Mi iniettano sieri e liquidi nelle vene, mi torturano e distruggono ogni parte del mio corpo. Mi chiamano esperiment...