|38| здесь, чтобы служить

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12 Marzo 2017, Mannheim

Era passato tanto tempo da quando sono andata via dagli avengers. Sono partita con Aleksei per una meta a me sconosciuta all'inizio, poi tutto il male che questa città mi ha portato è tornato. Aleksei ha fatto sparire ogni traccia di noi due, ci aveva provato, non potevo permettergli di cancellarmi di nuovo. "Evelyn, almeno oggi allenati con me" chiese Aleksei entrando nel salone in tuta pronto per allenarsi "Adesso ti alzi e vieni con me ad allenarti, non puoi stare seduta su quella poltrona a poltrire" si bloccò vedendo che non lo sentii nemmeno, alzai lo sguardo e ghignò "Hai per caso paura di non riuscire a battermi?" scoppiai a ridere "Ti posso battere con un dito Aleksei" dissi tornando seria "Dimostramelo" voleva sfidarmi, perfetto. Avrebbe avuto la guerra se era quello che voleva. Sorrisi e mi alzai dalla poltrona dirigendomi seguita da lui nella palestra dell'attico della sua casa a Mannheim.

20 Marzo 2017, Mannheim

"Aleksei che sta succedendo?" chiesi entrando nel salone, mi stavo allenando con il sacco e sentendo dei rumori sono piombata in soccorso del mio amico. "Che ci fate voi qui?" chiesi alle figure in armatura davanti a me, le superai e andai in soccorso di Aleksei che era bloccato da Wanda. "Lascialo." ordinai alla ragazza che lo lasciò immediatamente. "Siamo venuti per salvarti, ti sembra una spiegazione plausibile?" parlò Bucky "Non ho chiesto di essere salvata. Sto bene e non ho bisogno del vostro aiuto" urlai guardandolo negli occhi. Forse stavo tornando quella che ero, forse non sono mai cambiata. "Se non volete farvi del male andate via da qui." li minacciai, questa era la mia casa. Aleksei si era ormai ripreso, strinse la mia mano attirando l'attenzione sulle nostre mani. "Aleksei" lo richiamai e annuii verso di lui che ghignò. "атаковать злоумышленников" dei soldati lo attaccarono, corremmo verso il suo studio e chiudemmo la porta serrandola totalmente. Guardò nei cassetti della scrivania e uscì il libro rosso, mi sedetti sulla poltrona pronta per ascoltare quelle parole. "тридцать пять" chiusi gli occhi e cercai di respirare profondamente "эксперимент" strinsi gli occhi "разочарование" l'aria mi mancava, ma cercavo comunque di non reagire "вранье" sentii un lancinante mal di testa "гордость" aprii gli occhi spalancandoli "смерть" guardai il soffitto cercando di concentrarmi "отец" il vuoto "пятьсот восемнадцать" mi abbandonai completamente a quelle parole "Мангейм" mancava poco alla fine "гидра" chiusi gli occhi e li riaprì "солдат" mi liberai dalla poltrona "здесь, чтобы служить" risposi senza emozioni nella voce "fammi diventare il soldato d'inverno e aiutami a proteggerci" disse solamente porgendomi il quaderno sedendosi al mio posto. Incominciai a recitare quelle parole facendolo diventare come me.

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