|20| They want me.

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L'avevo fatto cadere ai miei piedi. Lui James. Non era possibile, lui era il donnaiolo e lui faceva cadere le ragazze ai suoi piedi non io. Corsi da Steve che era ancora con gli altri "Tu lo sapevi! Sapevi che esisteva questa non è così?" urlai al mio amico sventolandogli davanti la lettera di James "Di cosa stai parlando Eve?" chiese non capendo così gli feci leggere la lettera "Tu sapevi e non mi hai detto la verità Steven" spalancò gli occhi quando ne lèsse il contenuto si alzò dal divano e mi trascinò fuori dalla stanza portandomi nella mia "Dove l'hai trovata?" gli indicai la scatola, si sedette sul mio letto e io mi sedetti al suo fianco

"Sapevo che provava qualcosa per te? Si lo sapevo. Ma l'ho saputo tardi e tu eri già partita. Ho provato a chiedere a tuo padre di parlarti ma ha sempre rifiutato. Non sapevo che ci fosse scritto qui dentro e si l'ho messa io insieme alle tue cose perché pensavo che al tuo ritorno l'avresti trovata e vi sareste parlati sul serio senza discussioni o frecciatine" disse a sguardo basso il mio amico cercai di assimilare il tutto poi parlò di nuovo "So che provi qualcosa per lui da anni, come lui prova qualcosa per te. Secondo te perché quando hai urlato il suo nome sembrava che si fosse risvegliato da uno stato di trance?" scossi la testa, non volevo arrivare a tanto "Steve ti prego, a differenza di anni non sono ancora pronta ad affrontare questo discorso" lui annuì abbracciandomi con il suo braccio destro "Lo salveremo e avrete la vostra vita. Avete aspettato abbastanza per la felicità" disse sussurrando al mio orecchio prima di andare da Tony e Nat a ideare un piano lasciandomi di nuovo sola.

Chiusi gli occhi stesa sul mio letto cercavo di non pensare a nulla quando sentii degli spari dal piano di sotto. Steve. Scesi di corsa dagli altri e trovai dei soldati vestiti completamente di nero "Aradia scappa!" mi urlò Nat cercando di convincermi cosa che non riuscì a fare, infatti mi ero buttata nella mischia. Ne colpivo due e me ne arrivavano altri due alle spalle. Mi bloccai e mi avvicinai a Steve "Sono me che vogliono." lo guardai negli occhi "Trovami Steve" lo implorai facendomi cogliere di sorpresa da una scossa elettrica che conoscevo ormai bene. Mi portarono nella stessa macchina della prima volta ormai quasi senza sensi.

A dream or a destiny?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora