Capitolo 28.

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Come potrei non amarti?
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"Your fingers entwined slowly with mine,
and suddenly, life made sense"

Passò circa un mese da quando Harry, Hermione e Ron lasciarono Hogwarts per mettersi sulle tracce degli Horcrux. La loro assenza a scuola si faceva notare e la loro mancanza sentire. Più volte mi ero proposta di accompagnarli ma più volte mi era stato detto che sarei stata d'intralcio e che non potessero fidarsi pienamente di me.

Ero la figlia del dio del vento, possibile futura regina venuta sulla terra per impedire la distruzione del mondo magico ed erano capaci di farmi sentire inutile e piccola come un'ago in un pagliaio. Draco mi ripeteva che non dovessi lasciarmi trattare così, che mi fossi lasciata trasportare fin troppo dalle loro "moine", così le definiva.

Passò circa un mese da quando Ginny, Neville e persino Luna smisero di rivolgermi la parola, nemmeno quelle di circostanza. Ero un fantasma, una persona di troppo, non facevano altro che addossarmi colpe quando l'unica che avevo era quella di amare follemente. Non li avrei lasciati allo sbaraglio, avevo sicuramente commesso degli errori ma se ero ritornata sulla terra c'era pur sempre un motivo e mi irritava il fatto che nessuno volesse notarlo.

Passò un mese da quando Piton divenne il nuovo preside e il corpo insegnanti cambiò radicalmente, erano ormai tutti mangiamorte. Capii perchè tutti li odiassero, perchè li disprezzassero e non volessero aver niente a che fare con loro. Forse per la prima volta in tutta la mia vita provai odio nel vero senso della parola. Erano a dir poco spregevoli, dovevamo subire le loro angherie senza ribattere, ci sfruttavano, ci trattavano come pezze. Tra tutti ero la più fortunata perchè nonostante il mio costante ribattere e la mia lingua biforcuta, Theo e Draco si facevano in quattro per non mettermi nei guai, questo non fece altro che peggiorare la mia situazione agli occhi altrui.

Altrettanto fortunati non lo erano gli altri. Ginny e Neville venivano torturati ogni singolo giorno e questo non sembrava fermarli, anzi, sembravano sempre più decisi e combattivi. Quest'ultimo si dimostrò estremamente coraggioso, sfacciato, si fece portavoce di coloro che terrorizzati non osavano ribattere In molti lo chiamavano stupido, io l'ammiravo ipocritamente in silenzio dal posto confortevole e al sicuro del mio tavolo.

L'unica gioia, l'unico attimo di respiro fu Draco. Ci ritagliavamo pezzi di giornata soltanto per noi fingendo che il mondo non ci stesse crollando addosso, fingendo che avremmo vissuto felici, che un giorno avremmo riso dei nostri futili drammi. Che fosse tra i banchi, nei corridoi qualche minuto prima di entrare in camera da letto o persino in biblioteca nelle mie innumerevoli punizioni, c'era sempre quella testolina bionda a farmi tornare il sorriso, credere e sperare in qualcosa. Fu grazie a lui che non mi feci abbattere del tutto.

Draco era radicalmente cambiato dalla prima volta che lo vidi, eppure percepivo un suo piccolo freno, dei paletti che continuava a non voler abbattere. Non mi disse mai, nemmeno per sbaglio, nemmeno una singola volta di amarmi. Lo dimostrava ma non si soffermava mai a dirmi ti amo. Questa cosa mi faceva andare letteralmente fuori di testa, il più delle volte la dimenticavo perchè stavo così bene con lui che mi sembrava scontato mi amasse proprio come facevo io. Però poi, nei momenti di razionalità, soprattutto quando mi trovavo sola nel mio letto, riflettevo chiedendomi se l'avessi mai sentito pronunciare quelle esatte parole.

Draco era il mio angolo di paradiso in un mondo che cadeva a pezzi...forse potrebbe esser ritenuto ridicolo il mio continuare a stargli accanto senza conferme ma poco m'importava, ne avevo un disperato bisogno e se non mi avesse amata, l'avrei fatto abbastanza per entrambi.

Mi misi lo zaino in spalla senza alcuna voglia di andare in classe e mi trascinai con forza lungo i corridoi, prima adoravo frequentare le lezioni, fare un giro in biblioteca o in cortile con Ginny e Hermione, giocare a scacchi con Ron, battibeccare scherzosamente con Harry...tutto era estremamente più gioioso, più divertente. Draco era spesso occupato e non aveva il tempo di accompagnarmi ovunque andassi, ero diventata completamente dipendente da lui, non riuscivo a fare nulla in sua assenza, soffrivo d'attacchi di panico e questi si fermavano solo dinanzi al suo petto, alla sua pelle calda e morbida contro la mia.

Poison//Draco Malfoy 🎯🔞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora