Capitolo 27.

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La quiete prima della tempesta
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"Tell me the story about how the sun loved
the moon so much. He died every night to
let her breathe"

"Quindi sei una principessa?" ridacchiò dopo il mio lungo racconto.

"Tra tutte le cose che ti ho detto ti è rimasta solo questa?" sollevai il sopracciglio.

"Beh non capita tutti i giorni di avere a che fare con una principessa" delineò i contorni del mio viso.
"Potrò mai essere alla vostra altezza?" fece lo stupido.

"Non lo so, dovrò fare delle valutazioni. Ho una lunga lista di pretendenti" cinguettai.

Avvolse la mano intorno a mio collo costringendomi a guardarlo negli occhi.
"Non esistono i pretendenti" 

"E chi te lo dice?" borbottai, aumentò la presa facendomi mancare il respiro.

"Sei mia" sussurrò sulle mie labbra lasciandomi andare.

"E tra poco anche morta, ma sei stronzo?!" mi irritai scherzosamente mettendomi a cavalcioni su di lui colpendolo col cuscino.

"Fallo di nuovo" chiese.

"Cosa? Questo?" gli buttai il cuscino in faccia ridendo, non capendo a cosa si riferisse.

"Questo" mi prese i fianchi guidandomi nei movimenti. Portò la testa all'indietro socchiudendo gli occhi, gemendo lievemente.
"Fallo lentamente, voglio godermela, voglio sentirti sul mio cazzo"

Poggiai le mani sul suo petto e cominciai a strusciarmi come richiesto sentendo l' erezione premere contro i miei slip ormai già bagnati. Era troppo soddisfacente vederlo eccitato, procurargli del piacere, sentirlo chiedere per riceverlo. Gli portai una mano sul seno che palpeggiò, l'altra ben affondata sul fianco che stringeva forte, sicuramente sarebbero rimasti i segni delle dita ma non poteva importarmene di meno.

"Aria ti voglio sentire di più" bofonchiò facendomi divampare. Diligentemente gli tolsi i pantaloni del pigiama sollevando la mia vestaglia da notte e mi rimisi nella stessa posizione di prima.

"Cazzo" gemette mordendosi le labbra.

"Ahh sì " non riuscii a trattenermi ansimando insieme a lui. Mi alzò gli slip portando i bordi più in alto facendoli schioccare contro la pelle. Accarezzai il suo membro finchè vedendolo disperato gli abbassai finalmente i boxer. Leccai la punta lentamente accerchiando il resto con la mano per poi succhiarlo sempre di più.

"Merda Aria" imprecò sopraffatto tirandomi i capelli, aumentai il ritmo fino a sentirlo più teso, stava per venire.

"Non ancora piccola, non così" disse trattenendosi, a quel punto capii che volesse ben altro. Mi sfilai le mutande buttandomi con foga sulle sue labbra. Aprii le gambe su di lui e pian piano infilai il suo pene in me.

"O dio santo" alzai gli occhi al cielo per quanto fosse grande, per come mi facesse sentire. Mi diede uno schiaffo sul culo sghignazzando.

"Dà brava piccola, muovilo come solo tu sai fare" biascicò leccandosi il labbro superiore, musica per le mie orecchie.

Iniziai a fluttuare sul suo basso ventre, prima avanti e poi indietro, poi sempre più forte, cercando di aderire sempre di più alla sua pelle, cercando di non perdere il contatto visivo, solo quello bastava a mandarmi fuori di testa.

"Sei così brava cazzo" grugnì a denti stretti.

Dal fluttuare passai a saltare più decisamente, in un movimento sempre più veloce, convulso, passionale. I nostri gemiti si incastrarono all'unisono creando una magnifica sinfonia.

Poison//Draco Malfoy 🎯🔞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora