Capitolo 17.

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Parole forti

I look at you, and I just love you and it terrifies me. It terrifies me what I would do for you.

"Più dolce sarebbe la morte se il mio ultimo sguardo avesse come orizzonte il tuo volto. E se così fosse, mille volte vorrei nascere, per mille volte ancor morire" disse.

"Ma cosa stai dicendo? Non sapevo ti piacesse Shakespeare" ridacchiai.

"Aria io sto morendo ed è tutta colpa tua" sentenziò, percepii dell'astio nella sua voce.

"No, non è vero" mi agitai andandogli vicino sollevandogli il capo, lui insensibile al mio tocco.

"Guardati intorno, c'è solo distruzione. Non ce l'hai fatta, hai fallito proprio come pensavi. Non sei riuscita a controllare i tuoi poteri, ti hanno dominata" proseguì.

"Smettila" lo supplicai.

"Sei debole e per merito tuo tutte le persone che ami sono morte, guarda alla tua destra" mi informò.

No, non era possibile. I corpi senza vita di Hermione, Fred, Ginny, Harry e Ron in fila uno dopo l'altro mi offuscarono la vista, avevo gli occhi pieni di lacrime.

"Non piangere sul latte versato, ormai è fatta e sei sola. Anch'io sto per morire Aria" sussurrò.

"Non lasciarmi, tu mi hai cambiato la vita" piagnucolai sul suo petto.

Lui però lo fece, lasciò cadere il braccio con il quale mi teneva saldamente il polso e il suo sguardo si svuotò, gli occhi fissi e privi di luccichio, privi di quella magia che li caratterizzavano.
E se ne stava lì inerme come se non fosse mai esistito.

Mi alzai con le gambe che tremavano, in piedi in un posto che non aveva nulla che mi ricordasse di Hogwarts o degli anni passati lì, in un ambiente pieno di macerie, di morte, di distruzione, di tristezza. C'ero solo io e una scia di cadaveri al mio seguito.

Un dolore allucinante mi colpì alla testa dilaniandomi, facendomi accasciare a terra.

"Signorina Smith cosa le sta succedendo? Si sente bene?" Flitwick chiese agitato.

"Aria! Aria!" furono le ultime cose che sentii prima di svegliarmi.

Aprii gli occhi, vidi una sorta di luce bianca che svanì una volta che misi a fuoco, mi trovavo in infermeria e accanto a me c'era Draco che mi accarezzava il viso.

"Piccola cos'è successo?" mi chiese in un sussurro.

Iniziai a singhiozzare ininterrottamente, non mi importava di farmi vedere così fragile dal lui, ero troppo scossa per essere in grado di fingere. Dopo un paio di minuti riuscì a farmi sputare il rospo e gli raccontai quanto visto.

"Mi lascerai?" gli chiesi ad un certo punto con un enorme nodo in gola.

Mi prese il viso tra le mani dicendomi: "Se lo facessi, soffrirei terribilmente quindi no Aria. Non ti lascerò andare" e mi diede un lieve bacio a stampo, le mie guance si colorirono di rosso e il mio cuore divenne più leggero.

"Pensi sia una sorta di predizione?" mi morsi il labbro ansiosa.

"Non sarà nulla, non devi preoccuparti, ci sono io adesso" mi accarezzò i capelli.

"È che tutti si aspettano troppo da me, non posso farcela" ammisi.

"Credo di non aver mai visto una ragazza più forte di te. Se c'è qualcuno che può farcela, quella sei proprio tu" mi sorrise, incupendosi subito dopo.

Poison//Draco Malfoy 🎯🔞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora