Capitolo 22.

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Non sarei capace di smetterla
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I saw home in your eyes,
and I found love in your smile.

"Mi dispiace per come sia andata con Alex" disse Hermione sincera.

"Doveva andare così" feci spallucce sorseggiando la mia tazza fumante di cioccolata calda.

"Non c'è proprio alcuna possibilità?" chiese Ginny che insisteva da più di un'ora sulla motivazione specifica della sua assenza improvvisa.

"No, nessuna" risposi fredda ritirandomi nel maglione, ero a disagio. Notai con la coda dell'occhio Hermione che con il labiale le intimò di smetterla.

Non potermi sfogare a pieno con loro, mi rendeva il tutto più difficile facendomi apparire scorbutica e strana. Non avrei potuto raccontare che fossi triste perchè durante la punizione con la Mc Granitt, Draco non mi aveva rivolto la parola come un estraneo. Non avrei potuto esprimere il dolore che mi dilaniava il petto. Se l'avessi fatto, spiegando quanto Draco fosse stato e continuasse ad essere importante, non mi avrebbero mai più rivolto la parola ed io ci tenevo troppo a quella splendida amicizia che si era creata.

La vocina diabolica del mio subconscio mi diceva che se mi avessero voluto davvero bene, avrebbero sorvolato, ma io sapevo che non sarebbe stato così. Tutte quelle volte che l'argomento Draco mi sfuggiva dalla bocca, si ammutolivano riservandomi occhiatacce e commenti poco carini su quanto fossi pazza nel voler star vicino ad una persona di quel tipo.

Loro etichettavano Draco come un mangiamorte, per loro era il nemico, il cattivo, il traditore. Come avrei potuto anche solo lontanamente spiegare che per me fosse tutto tranne che quello?
Non potevo e basta.

"Ho capito, cambio argomento" sbuffò Ginny.
"Chi pensate ci sia dietro la collana data a Ketie Bell o l'idromele di Lumacorno? Erano entrambi destinati a Silente" disse a bassa voce in modo che solo noi potessimo sentirla.

"Non possiamo dirlo con certezza ma Harry ha dei sospetti" proseguì Hermione, già sapevo dove sarebbe andata a parare.

"Credo che Harry dopo la morte di Sirius sia diventato piuttosto paranoico" 

"Aria! Non puoi dire così" la rossa si indignò.

"Harry crede che ci sia Malfoy dietro tutto questo, non riesce a seguirlo con la mappa del malandrino, in classe non c'è quasi mai e ha sempre l'aria sospetta. Tu ne sai qualcosa? Lo vedi in giro nei dormitori?" si rivolse a me.

"No, non lo vedo spesso" ingoiai la malinconia che minacciava di divorarmi proprio dinanzi a loro.

"Nemmeno in sala prove? La recita è domani, penso si sarà fatto vivo no?" indagò ulteriormente.

"No Mione, Draco salta anche le prove ma non per questo dovreste trarre chissà quali conclusioni" risposi scocciata.

"Perchè devi difenderlo sempre?" intervenne Ginny.

"Io non lo difendo" assottigliai le labbra nervosa.

"Eccome se lo fai, non siamo nate ieri. Diglielo Hermione!" le diede una gomitata.

"Aria non voglio sembrarti indiscreta o antipatica ma effettivamente l'abbiamo notato" si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio imbarazzata.

"E così parlate alle mie spalle?" mi alterai.

"Assolutamente no" si corresse Hermione.

"Vogliamo solo sapere cos'hai in testa, sembra che nulla ti vada bene e siamo preoccupate. Passi le giornate intere in camera tua e quando non è così, ti trovi mille impegni da fare scomparendo per ore, non parli più con Harry, non scherzi più come prima. Abbiamo addirittura discusso con Theo e sai cosa pensiamo di lui " Ginny storse in naso.

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