Poison//Draco Malfoy 🎯🔞

Capitolo 33.

Sono morta?
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I will look for you
in every lifetime, until
we finally stay.

Il mio cuore era ferito e batteva lento, le persone intorno a me si muovevano a rallentatore e tutto sembrava passarmi avanti inevitabilmente. Dovevo reagire, dovevo riprendere il controllo di me stessa, ricompormi e cercare Harry, fermarlo.

Non so con quale forza mi staccai da Ginny in lacrime per raggiungere il prescelto. Percepii la sua presenza al di sotto del mantello dell'invisibilità e portandolo in un angolo lontano da tutti gli altri, glielo levai.

"Come facevi a sapere?"

"Non c'è tempo per questo, non saprei nemmeno risponderti. Io ti ho visto Harry, so cos'hai intenzione di fare e so che morirai, non posso permetterlo, non puoi morire anche tu" mi morsi la guancia per respingere indietro le lacrime.

"Non puoi fermarmi Aria. So quel che faccio, fidati di me" mi mise le mani sulle spalle guardandomi intensamente.

"Ho paura Harry, dovrei fare di più" ammisi.

"Tutti stanno facendo del proprio meglio, compresa tu. Sappi una cosa però, se non dovessi farcela uccidete il serpente Nagini, non farmi ulteriori domande, fidati e basta"

"D'accordo ma ti prego, cerca di non farti uccidere" dissi tremolante. Mi accarezzò dolcemente il viso per poi sparire dalla mia vista. Ero agitata, non sapevo cosa fare. Cercai di aiutare i feriti, di curarli per quanto potessi coi miei poteri divini, di assisterli.

"Io vado nell'ala ovest a vedere se ne abbiamo mancato qualcuno, tu cerca in quella est" mi consigliò Hermione.

Mi avviai già pronta a dover assistere all'ulteriore scena di morte o all'ulteriore ragazzino ferito desideroso di tornare a casa ma invece, inaspettatamente, vidi Theo sanguinante. Aveva strappato parte della sua maglietta e se la stava legando stretta alla gamba per fermare l'emorragia.

"Theo perchè non sei con gli altri?" lo raggiunsi immediatamente.

"Non parlarmi, non sono degno della tua presenza. Va via" grugnì socchiudendo gli occhi per il dolore.

"Ma perderai la gamba così!"

"Mi merito questo e molto altro, ho ferito diverse persone, lanciato incantesimi a destra e a manca senza nemmeno vedere chi andassero a colpire"

"Theo ti prego, lasciati curare" mormorai.

"Perchè hai ancora fiducia in me?" mi chiese.

"Perchè sei umano, a tutti è permesso sbagliare. Ti senti in colpa, soffri per quello che fai e questo non ti rende una persona cattiva" dissi poggiando le mani sul taglio profondo inspirando profondamente.

"Cazzo" imprecò mordendosi il labbro.

"Ecco fatto" riuscii a guarirlo più soddisfatta che mai, era la mia miglior riuscita.
"Ora dove andrai?"

"Dovrei raggiungere i miei genitori" si alzò.

"Devi restare qui almeno qualche minuto a riprenderti"

"Non mi serve"

"Non andare" gli tenni stretta la mano.

"Grazie per tutto Aria, grazie per i bei momenti passati insieme, grazie per avermi ascoltato senza giudicare, volermi bene senza pregiudizi, aiutarmi quando ne avevo più bisogno. Grazie per tutto quello che hai fatto, per tutto ciò che sei, per aver spazzato via le nuvole"

"Theo ma che stai dicendo?" la mia voce tremò, se ne stava andando?

"Ti amo Aria. A volte vorrei tu sapessi quanto mi faccia male, altre invece no. Sarebbe troppo imbarazzante dirti che piango ogni notte sperando che tu sia con me a tenermi la mano. Ti amo e lo farò sempre, anche a distanza, anche se sei nelle braccia di un altro" affermò lasciandomi di stucco.