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"Ecco,mettiti questa,così non starai scomoda" disse Jimin tirando una sua felpa che arrivò dritta in faccia a Rosè.
Lei l'afferrò e la scrutò.
"Mi piace" disse osservando la felpa viola,
"Però voglio anche dei pantaloni,mi vuoi fare morire dal freddo?" Chiese lei,e come prima,Jimin tirò i suoi pantaloni.
Perlomeno,questa volta le arrivarono nella spalla.

Quando Rosè uscì dal bagno,Jimin era intento a cambiarsi,allora lei fece dei passi indietro e rimase dietro la porta del bagno.
C'era però voce in lei che le diceva "Guarda!",e senza pensarci due volte,assecondò quella vocina.

Socchiuse la porta del bagno e dallo spiraio osservò.
Osservò le spalle di Jimin per poi scendere alla schiena e alle braccia.
Quando quest'ultimo si tolse anche i pantaloni e fece per prendere il pigiama di sotto,Rosè non ce la fece e cadde,facendo un orribile rumore.*

Jimin si girò spaventato e in fretta si mise i pantaloni,poi corse da Rosè.
"Cosa cavolo stai facendo buttata a terra come un pesce?"  Chiese lui con le braccia incrociate.
Lei si alzò e lo fronteggiò. Fece per parlare ma si accorse che il ragazzo era ancora senza maglia.
Allora indetreggiò
"Intanto vestiti" disse lei cercando di fare la seria,ma Jimin rise solamente.

"A dire il vero...solitamente io dormo così" disse lui lasciando che le braccia gli cadessero suoi fianchi e lasciò cadere la testa leggermente indietro.
Inutile dire che Rosè stava per esplodere.
Insomma,quel ragazzo era un vero Dio Greco.
Chissà quante ragazze gli vanno dietro...

"Okay allora...ci vediamo un film?" Propose Jimin sedendosi sul letto,Rosè annuì felice.
Così i due si diressero al piano di sotto e per fortuna di Rosè Jimin si era messo anche il pigiama di sopra.

I due si sedettero sul divano e scelsero di vedere un film d'azione.
Alla fine,senza accorgersene,i due ragazzi si erano addormentati senza finire il film.

[...]

Verso le due di notte Rosè si svegliò inquieta.
Fortunatamente seppe arrivare alla cucina,dove aveva intenzione di bere un bicchiere d'acqua,ma quando i suoi occhi si posarono su colui che vi era in quella stanza,si fermò.

Jungkook sentendosi osservato alzò il capo e vide Rosè. Fece un sorriso,
"Ehi,come mai sveglia a quest'ora?" Chiese lui con fare apparentemente disinvolto.
"ho sete,posso prendere un bicchiere d'acqua?" Chiese lei titubante senza rispondere a quella domanda. Il ragazzo semplicemente annuì.

Quando Rosè finì di bere,fece per ritornare al divano,ma si fermò,e decise di affrontare la realtà.

"Jungkook..."
Lui si girò
"N-non ti ricordi di me...?"
"Sono tua sorella,sono Chaeyoung"
L'ultima parola era uscita più come un flebile sussurro.

"Ma cosa stai dicendo..."
"Jungkook,sono io! Che c'è,ti sei scordato di avere una sorella,forse? Probabilmente sì,visto che te ne sei andato alla prima occasione,lasciando me e la mamma da sole con papà.
Sai,hai anche dei genitori,fratellino"
Disse lei,con molta acidità,malinconia,rancore
,tristezza e rabbia nella voce.

"Io..."
"Tu Cosa?"
"In realtà ti ho riconosciuta sin da quando ci siamo scontrati l'altra volta"
"E perché non hai fatto niente?! Potevi dire 'Chae,sono tuo fratello,sono ancora vivo! Scusa se sono scappato senza dire niente ma sono un emerito coglione!'"
"Io pensavo che tu non volessi più saperne niente di me..." disse lui abbassando lo sguardo.

Rosè si avvicinò a lui,lo guardò negli occhi e scoppiò a piangere.
"Mi hai lasciato dannatamente sola! E se quando tu te ne sei andato papà era palloso,non puoi capire cosa abbiamo vissuto io e la mamma dopo!"
Tra le lacrime,Rosè tirò dei pugni al petto di Jungkook.

Facevano male,ma infondo,se li meritava.
"Sono stato uno stronzo..." sussurò lui mentre subiva la rabbia di sua sorella maggiore.

"TI ODIO TANTISSIMO,se ci fossi stato tu sarebbe stato diverso,avremmo affrontato tutto insieme,ma tu te ne sei dannatamente andato,hai preso la strada più facile,hai tagliato qualsiasi contatto pure con me. E mentre tu eri chissà dove io ero in pensiero,e piano piano mi chiudevo in me stessa. Non ti sopporto..." disse lei con gli occhi rigati dalle lacrime.

"Sai,papà adesso è diventato pure violento. E chi è che ci va di mezzo? Io e la mamma. Proprio l'altra volta papà mi ha incolpata,ha detto che è solo colpa mia se te ne sei andato,e quando la mamma ha provato a ribattere lui le ha alzato le mani.**
Ma cosa cazzo ne vuoi capire tu,che sei scappato!"

In quel momento era come se Jungkook stesse ricevendo tante pugnalate nello stesso momento. Si sentiva una merda. Aveva abbandonato sua sorella,quella che gli curava le ferite con dei cerotti dopo le cadute in bici.
Quella che a quattordici anni lo portava al parco.

Improvvisamente,anche lui scoppiò a piangere e s'inginochiò.
"Scusa Chaeyoung. Scusa scusa scusa scusa,ti prego,perdonami.
I-io...non ce la facevo più...mi dispiace di averti lasciata sola..."
Disse lui,allacciando le braccia intorno alle gambe di sua sorella.
Come quando erano da piccoli.
Lui voleva le caramelle e lei diceva:
"Prima io,perché sono più grande!"
E lui diceva: "ma non ci leviamo nemmeno un anno!"
E lei,con la sua aria da Hermione Granger,con tono ovvio diceva: "ma ci leviamo sette mesi. Quindi chiamami noona e poi taci"
E lui scoppiava a piangere.

"Mi sei mancato tanto"
Disse Rosè,abbracciando,dopo tanto tempo,suo fratello.
Finalmente lo aveva ritrovato.



👘,,MANTENIAMO LA CALMA

Quindi si...Jungkook è il fratello di Rosè

*potere al Jibotyyyyy

**per chi non si ricordasse la scena,qui c'è lo screen  perché sono una brava persona

**per chi non si ricordasse la scena,qui c'è lo screen  perché sono una brava persona

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ᴡʀᴏɴɢ ʀᴇᴄɪᴘɪᴇɴᴛ||Jirosè |ɪɴ ʀᴇᴠɪsɪᴏɴᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora