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-Starai davvero bene qui? Da solo?- Jimin chiese per la quarta volta mentre osservava l'amico, il quale si rannicchiava ancora di più sotto le coperte. Hoseok era già uscito, ma il biondo non smise di preoccuparsi per il più piccolo quando vide il suo stato.

-Hyung, vai a lezione, sei già in ritardo- disse debolmente.

-Ma Jungkookie...

-Starò bene. Per favore...

-Ok, scusa- Jimin sussurrò, cercando di ignorare la voglia che aveva di controllare la temperatura di Jeongguk, dato che sapeva che il minore non poteva sopportare i colori e i suoni in situazioni come quelle.
-Chiamami se hai bisogno di qualcosa.

Il maggiore uscì, cercando di chiudere la porta facendo il minor rumore possibile, mentre Jungkook piagnucolava stringendo il suo cuscino tra le braccia. Definitivamente non era la prima volta che si sentiva così, ma era raro per lui ammalarsi in questa maniera. Il ragazzo maledisse in tutti i modi possibili Lee Dakho, il ragazzo idiota della sua classe che gli aveva starnutito "senza farlo apposta" in piena faccia, cosa che risultò nel suo proprio malanno.

Per Jungkook, avere a che fare con il raffreddore non era mai stato qualcosa di semplice, in quanto lui diventava estremamente distrutto e sensibile. Il virus attaccava ancora di più i suoi sensi, e il ragazzo non sopportava vedere alcun colore, pertanto si isolava completamente nel silenzio, cercando di ignorare tutte le agonie. Tuttavia tutto si complicava ancora di più, dato che persino i minimi rumori quasi impercettibili del quotidiano divenivano qualcosa di grande, facendogli venire ancora più dolore alla testa, così tanto d'arrivare al punto di volersela staccare.

I suoi muscoli si contrassero quando liberò un alto starnuto, e Jeon chiuse gli occhi con forza, sentendo le sue tempie pulsare. Il ragazzo si raggomitolò fino a formare una specie di bozzolo, avvolgendosi nelle sue tre coperte -che Jimin aveva insistito nel mettere sopra di lui- per cercare di allontanare un po' il freddo che stava sentendo. Voleva in tutti i modi tornare a dormire affinché il tempo potesse trascorrere più in fretta, nel frattempo questo compito non si stava rivelando affatto facile, già che una forma astratta verde e brillante lampeggiava fastidiosamente davanti a lui, al passo in cui l'orologio ticchettava, facendo lottare il ragazzo contro la voglia di buttare l'oggetto fuori dalla finestra.

Per quanto odiasse il fatto di essere malato e sentire tutte queste cose, una piccola parte nel suo interiore si trovava sollevata. Era passata una settimana dall' "incidente" che era accaduto tra lui e Minji, cosa sarebbe potuto accadere dopo ancora era un'incognita. Nonostante tutto, loro ancora si vedevano, si scambiavano qualche occhiata e qualche sorriso, solo non parlavano molto. Ciononostante erano sempre in compagnia di Jimin e Yonju, e ciò faceva in modo che le cose diventassero meno tese quando decidevano di riunirsi. Ma la questione era che quel giorno ci sarebbe stata la sua ennesima lezione di pittura, conforme a quanto aveva stabilito con la giovane, e il ragazzo non aveva idea di come sarebbe stata l'atmosfera nel momento in cui si sarebbero trovati da soli. Per lo meno adesso stando male, aveva la garanzia che non sarebbe stato necessario passare per certi imbarazzi o tensioni. Con questo pensiero, cercò di fare un promemoria mentale per ricordarsi di inviare, più tardi, un messaggio a Choi, avvisando che non sarebbe potuto andare.

Alcune ore dopo la porta del dormitorio venne aperta, Hoseok entrò e chiuse la stessa calmamente. Il giovane era uscito mentre gli altri due ancora non si erano svegliati, per cui lui seppe che Jungkook non stava bene solo qualche minuto fa, tramite Jimin, il quale avrebbe avuto alcune lezioni extra e che aveva chiesto al maggiore di prendersi cura dell'altro. Hoseok aveva concordato rapidamente, dato che odiava veder star male il suo dongsaeng, ed aveva pure comprato alcuni ingredienti e medicine per lui prima di arrivare in stanza. Non appena si avvicinò al letto, notò che Jeon stava dormendo, ma il suo viso non era così pacifico. Vi era una piccola afflizione nella sua espressione, la sua fonte si trovava un poco rigida e aggrottata e aveva un piccolo beccuccio sulle sue labbra. Il minore stava chiaramente avendo difficoltà a dormire, cosa che portò Jung a chiedersi se avrebbe dovuto davvero svegliarlo.

Lack Of Color · jjk [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora