Lack Of Color · jjk [Italian Version]

09

Alcuni giorni erano trascorsi, e durante tutti questi la mente di Minji tornava sempre alla stessa persona. Sapeva il perché di stare così, sapeva che si trovava in una posizione di debitrice dato che non aveva ancora ringraziato Jungkook, e questo le stava dando molto fastidio.
Per questo, quel giorno si era svegliata decisa a parlare con lui, aveva bisogno di togliersi questo peso di dosso, solo così avrebbe smesso di pensare a lui.
O almeno, era ciò che credeva.

La ragazza in quel momento stava attendendo il suono della campanella dell'ultima ora.
Quando aveva visto il ragazzo da lontano durante l'intervallo aveva deciso che avrebbe parlato con lui dopo le lezioni, per cui aveva sfruttato il tempo restante per osservarlo, in modo che lui non lo percepisse. Quando il suono stridente infine fu udito, Choi si sistemò lo zaino sulla spalla e corse verso l'uscita dell'aula.

Rimase appoggiata alla parete del corridoio, comportandosi normalmente e facendo finta di nulla, osservando con un'occhiata furtiva le varie persone che passavano di lì, finché non avvistò il suo obiettivo. Aspettò alcuni secondi, per poi solo allora seguire lo stesso cammino da lui percorso.

Jeongguk si fermò nel luogo di sempre, si tolse il cappuccio dal capo passandosi una mano tra i capelli lisci e setosi, in seguito rimettendo nuovamente il cappuccio sulla sua chioma.
Minji si posizionò a lato di una delle colonne del complesso dal quale era uscita. Lo esaminava da lontano, attenta a qualsiasi suo movimento. Sapeva che quello sarebbe potuto essere il momento perfetto per conversare con lui, ma qualcosa suscitò l'attenzione della ragazza.

Non era la prima volta che lo vedeva lì, in quel posto, nello stesso orario di sempre. Non voleva sembrare ficcanaso, era appena curiosa, per cui trovò che non ci sarebbe stato chissà quale problema a guardare la scena. La mente del giovane sembrava essere in tutt'altro mondo, tuttavia, Minji fece caso a un piccolo sorriso ebete sul viso del maggiore, un sorriso che fece venire anche a lei voglia di sorridere. Ma prima che potesse perder la concentrazione, puntò lo sguardo nello stesso punto in cui il ragazzo guardava intensamente, scoprendo così il motivo di tutto ciò.

Minji si sentì un poco inferiore, al passo che la ragazza adocchiata camminava -o meglio dire sfilava- verso l'esterno dell'altro edificio.
Non lasciava mai trasparire tali sentimenti, tentava sempre di non permettere mai a certe cose di lasciarla scossa. Per cui, per quanto sentisse tali emozioni appena nel suo interiore, cercava di tenere lontano certi pensieri, e fu ciò che decise di fare mentre la quasi bionda spariva dal suo campo visivo. Non sapeva la ragione di sentirsi così, e nemmeno vi era un motivo, per cui prese a concentrarsi nuovamente sul suo scopo.
Era così persa nei suoi pensieri, che quando se ne rese conto, il castano stava camminando molto più avanti. Prontamente, non perse tempo e si mise immediatamente a pedinarlo.

Jungkook non era idiota. Lui aveva percepito che qualcuno lo stava seguendo, e non solo in quel momento, ma durante il giorno intero. Se Minji credeva di star agendo discretamente, si incontrava estremamente ingannata. Tutto quello che lei meno stava facendo era essere discreta, almeno per Jeon.
Sentiva passi dietro di sé, allo stesso tempo in cui sentiva che lo stavano osservando, ma non era una sensazione in sé che occasionalmente sentiva, non quella di sentirsi al centro delle attenzioni, ma qualcosa come... stare sotto lo sguardo di qualcuno in specifico. Non è come se potessimo spiegare, sentiamo solamente quando questo genere di cose accade.

Vista la situazione, il giovane smise bruscamente di camminare, voltando la testa dietro di sé in modo da guardarsi le spalle.
A tale azione Choi, che non si trovava tanto distante, abbassò il capo e si mise a giocherellare con i capelli in modo che questi potessero nasconderle il viso, ringraziando mentalmente gli alunni che stavano passando di lì e che potevano nasconderla almeno un minimo.