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La pioggia cadeva debolmente sul campus dell'università.
Jungkook si trovava appoggiato allo stipite della finestra, mentre contemplava distrattamente l'acqua inumidire le foglie degli alberi e delle piante in modo dolce, conferendo loro lievi movimenti. Il ragazzo amava la pioggia, ne amava l'odore ed amava il suono originato dalla caduta delle goccie, bellissimo suono tra l'altro, potendo così ammirare linee e onde violette oscillare ritmicamente e senza un senso preciso sul terreno. Rimanevano ancora più visibili quando vedeva le gocce cadere violentemente al suolo, per questo gli piaceva osservare fuori dalla finestra ogniqualvolta che pioveva.

Nonostante amasse la pioggia e il suo colore, odiava dover uscire quando il clima si trovava così. In giorni come questi era solito trascorrere il tempo chiuso in stanza, ammirando il paesaggio o anche solo rimanendo sdraiato sul letto, tanto per fare qualche attività, quanto per limitarsi ad osservare il soffitto.
La conferenza che Jimin aveva tanto menzionato e a cui aveva insistito affinché lui o Hoseok partecipassero, si sarebbe tenuta tra in paio d'ore, e al castano sarebbe piaciuto commemorare internamente il fatto di aver rifiutato l'invito, ma non poté nemmeno fare ciò, visto che sarebbe dovuto uscire.

Jungkook sospirò, uscendo dalla stanza senza avvisare gli altri due compagni di stanza.
Quando Jimin aveva saputo che lui aveva mandato il messaggio con locale e orario a Minji, quasi fece una festa, tuttavia Jungkook era ancora un po' arrabbiato con il più grande. Sospirò, aggiustando il cappuccio sul suo capo e mettendo le mani nelle tasche della felpa, mentre camminava verso l'esterno dei dormitori.
La pioggia, già precedentemente poco forte, adesso si era trasformata in un lieve sgocciolare, e l'atmosfera era un po' fredda.

Probabilmente avrebbe tardato di qualche minuto se avesse continuato a camminare a quel ritmo, ma non se ne stava importando granché, mentre osservava i propri piedi calpestare il suolo fradicio, tracciando così un cammino a lui molto conosciuto.
Non appena arrivò davanti all'edificio di Arti Plastiche, si incamminò verso la sala a questo annessa, quasi un po' nascosta. Chiunque fosse passato di lì non avrebbe nemmeno fatto caso a quella sala, trovandosi sul retro della costruzione.
Prese il suo cellulare per controllare l'ora, vedendo che era in ritardo di otto minuti, e spinse la porta scorrevole.

Già dentro l'atelier, Jungkook si guardò attorno. Il luogo non era nemmeno un po' estraneo a lui, se non si fosse trovato in camera sua o a lezione, certamente sarebbe stato lì. Sapeva che quello era l'orario in cui il laboratorio si sarebbe incontrato quasi vuoto, non che molte persone andassero nel locale. Nonostante l'entrata fosse libera a tutti gli alunni d'arte, pochi realmente la frequentavano. Non era un luogo così grande, ma aveva le sue dimensioni. Le superfici dei ripiani e dei banconi erano ricoperte da diversi barattoli contenti pennelli e colori di tutte le tipologie possibili, oltre a materiali adibiti alla pittura. Inoltre vi erano anche scaffali, lavandini, tele, cavalletti e panni sporchi di tempera. La decorazione della sala era praticamente composta da opere e quadri dei diversi studenti, alcuni anche di Jeon.

Minji analizzava ammaliata un quadro in specifico, aveva trovato davvero bella la pittura astrattamente colorata. Però, così come aveva potuto notare nell'aula d'arte in cui era stata poco tempo fa, anche in quell'opera non vi era la firma dell'autore. Trovò la cosa completamente ed estremamente curiosa.

-Che stai facendo?- saltò sul posto, portando una delle mani sul cuore non appena la voce risuonò vicino a lei.

-Perché devi sempre spaventarmi così?- chiese, non appena si recuperò dallo spavento.
Il ragazzo alzò le spalle.

-Sei tu che sei fin troppo distratta...

-Non sono distratta, stavo solo ammirando alcune pitture- non appena parlò, il ragazzo guardò il quadro che Minji stava osservando anteriormente.
-Bello, vero?

Lack Of Color · jjk [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora