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Una settimana.
Era trascorsa esattamente una settimana da quando Taehyung aveva preso il cellulare di Minji.
In questo periodo lui stava cercando di evitarla il più possibile inventando diverse scuse, una più stupida dell'altra.
Ciò che lei desiderava di più al mondo era riempire il bel faccino innocente di suo fratello con un paio di pugni.

Sembrava trattarsi persino di qualcosa di futile, ma se almeno fosse stata lei stessa a perdere il cellulare, se lo avesse rotto o se l'oggetto fosse stato rubato, non si sarebbe sentita così frustrata.
Eppure, sapere che l'aggeggio era funzionante e in possesso di suo fratello, rendeva le cose alquanto diverse.
Ma ciò che più le dava fastidio era il fatto che Taehyung sapesse che lei aveva acquistato quel cellulare con i soldi che si era guadagnata da sola e oltre a ciò, sentiva la mancanza di parlare con sua madre, alla quale era estremamente legata, e senza il suo cellulare era praticamente impossibile mantenere il contatto con lei.
Si domandava se la donna fosse preoccupata per la sua scomparsa, ma credeva che Tae probabilmente avrebbe trovato una soluzine a questo particolare.

Ma questa volta non gliel'avrebbe fatta passare liscia.
La ragazza marciava decisa verso gli edifici dell'area maschile, pensava che quello fosse l'unico modo.
Adesso lei aveva un piano, e questo piano suonava perfetto nella sua testa. Sapeva che avrebbe potuto riavere l'oggetto indietro, e lei lo avrebbe riavuto.

Così, non appena si avvicinò a uno dei due edifici, Choi si addentrò nella parte più nascosta e all'improvviso si immobilizzò, analizzando la scala davanti a lei, mettendosi a riflettere solo in quel momento nella possibilità che tutto quello avrebbe potuto finire male. Nel frattempo però, non era arrivata fin lì per poi tornare immediatamente in dietro, non era nel suo stile comportarsi così. Era abituata a fare le cose per poi pentirsene subito dopo, e in questo caso non sarebbe stato differente.
Con questo in mente, puntò lo sguardo verso terra, sentendo che la fortuna era dalla sua parte quando non vide nessun sacco dell'immondizia nei dintorni, e non ci volle molto affinchè cominciasse a salire le scale, non tralasciando di guardarsi attorno, constatando che nessuno la stava vedendo.

Già sulla piattaforma in altro, la ragazza salì sulla piccola estensione e alzò le braccia portando la finestra ad aprirsi, sentendosi ancora più fortunata nel notare che non era chiusa dall'interno. Avendo le cose più facilitate dalla sua parte, Minji rapidamente si ritrovò nel lato interno del bagno.
Tuttavia non aveva pensato prima di agire e non si era resa conto delle voci provenienti dalla stanza affianco quando camminò verso la porta, rimanendo totalmente esposta.
Però non ebbe il tempo di nascondersi, era stata scoperta.

Jungkook era seduto sul suo letto, a gambe incrociate, e c'era un altro ragazzo seduto assieme a lui, ma quest'ultimo stava dando le spalle a Minji, permettendole di vedere solo la chioma liscia e dal tono scuro del secondo ragazzo in questione.
I due stavano conversando, o almeno finchè Jeon non si accorse della presenza della ragazza, e spalancò gli occhi in una maniera disumana.

-H-hyung...- guardò Hoseok, il quale aveva immaginato che la reazione del più piccolo fosse dovuta alla storia che stava raccontando.

Hoseok ignorò completamente il richiamo, e continuò a raccontare la storia di terrore che gli avevano raccontato durante la lezione di oggi e che, secondo lui, lo aveva fatto tremare dalla testa ai piedi, pertanto non aveva voluto tenere il racconto solo per sé.
Jungkook approfittò della chiacchera dell'amico per comunicare segretamente con Minji. La guardò, facendole capire con un gesto delle mani, senza farsi scoprire, di entrare nel bagno, in modo da rimanere nascosta. La ragazza sospirò sollevata, reprimendo la voglia di ridere, e fece come le era stato chiesto.

Lack Of Color · jjk [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora