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-Ragazza intrigante?- chiese un po' confusa.

Jimin si limitò a sorriderle, mantenendo tutto il mistero.
Il corvino era davvero curioso di conoscerla e sapeva che Jungkook probabilmente si sarebbe arrabbiato con lui, questo se non lo era già. Guardando verso l'amico, vide che lo stava praticamente fulminando, ma vide anche c'era del timore nel suo sguardo, paura che il più grande potesse metterlo ancora più in imbarazzo davanti alla ragazza.
Il sorriso di Park si ampliò maggiormente.

-Ah, non gliel'hai detto...- constatò osservando il più piccolo, mentre Minji stava ad ascoltare.

-Non mi ha detto che cosa?

-Anya, niente di importante.

-Tu arrivi qui dicendo che sono intrigante e ora dici questo... uffa, sono curiosa- una smorfia diffidente si dipinse sul suo volto.
-Perché mi hai chiamata così?

-Beh, non tutte le ragazze invadono il dormitorio di qualcuno più di una volta, giusto?

-A-ah... era questo?- sorrise tirato completamente imbarazzata, cominciando a sentire un certo calore popolare le sue gote. Automaticamente puntò gli occhi su Jungkook, come se gli stesse chiedendo il perché aveva raccontato all'ennesima persona di quello che era accaduto.

-Jeon Jungkook non mi nasconde nulla- come se avesse letto i suoi pensieri, Park rispose -E poi ovviamente avrei insistito per sapere come aveva fatto a farsi male sulla fronte...

-Aigoo...- la ragazza si coprì il volto con le mani, desiderando di fuggire disperatamente da quell'argomento.
-Dimentichiamocene, ok? Credevo avessi detto quello per qualcosa relazionato alla sinestesia...

-Ma non ho detto che non lo era.

-Hyung!- Jeongguk, che fino a quel momento era rimasto in silenzio solo osservando i colori dei due giocare davanti a sé, si pronunciò spalancando gli occhi. Stava diventando tutto troppo imbarazzante per lui, ma la ragazza avrebbe tanto desiderato sapere di più, il massimo possibile.

-Allora c'entra?- indagò animata con la possibilità di aver ragione.
-Per caso c'entra con... il mio colore?

Lei lo guardava con aspettativa.
Jimin a momenti era desideroso di raccontare tutto, e nonostante in quel momento lo volesse fare davvero, non poteva ignorare lo sguardo del castano su di sé. Tuttavia, non riusciva a contenersi nel vedere la curiosità della giovane seduta al tavolo con loro.
Si trovava in un dilemma, ma Choi non gli concesse molto tempo per pensare, dato che aveva già ripreso a parlare.

-È così, non è vero? Jungkook è un antipatico e non me lo vuole dire.

-Antipatico?- il ragazzo intervenne sembrando offeso, e Jimin si stava chiaramente divertendo con tutto ciò.
-Non sapevo fossimo arrivati a questo livello di intimità.

-Non ho bisogno di intimità per affermare che sei antipatico.

-Io sono antipatico e tu sei...- provò a pensare a qualcosa per definirla, ma finì per arrendersi. Non gli piaceva offendere le persone, a meno che non fosse per gioco, ma come detto prima, non credeva avessero poi tutta questa confidenza. -Lascia perdere.

-Contro i fatti non ci sono argomenti- il maggiore tra di loro disse, Jeon alzò gli occhi al cielo e tornò a dare attenzione al suo piatto.

Lack Of Color · jjk [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora