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Jungkook osservava l'opera incompleta davanti a lui, scosse lievemente il capo chiedendosi cosa vi mancasse, interiormente sapendo che ci sarebbe voluto ancora molto per completare il quadro. Si stava sentendo strano, ma felice, dato che non era una cosa così comune per lui dipingere senza le sue cuffiette. Non era esattamente comune per lui dipingere qualcosa che non fosse una musica.

Il ragazzo muoveva la mano, creando delle linee con il suo pennello, e lasciando che lo strumento rivelasse i sentimenti e le emozioni che stava sentendo oggi. Si manteneva assorto sul quadro con la pittura incompleta, il suo viso aveva un'espressione di totale concentrazione nel fare una delle cose che più preferiva al mondo: dipingere. La sua condizione faceva si che lui normalmente si perdesse nei colori, e non poteva negare di amare tutto ciò. Amava anche ritrarre la sua forma di vedere il mondo e perdersi ancora di più in quei colori che tanto lo incantavano.

Jimin, che era appena arrivato, osservava l'amico avvolto nella sua bolla di concentrazione, così assorto che non aveva fatto ancora caso alla sua presenza, ma anche così il maggiore rise della scena. La felpa, prima nera, di Jungkook adesso aveva varie macchie di colore, e sulla sua guancia anche vi era una striscia arancione, visto che il ragazzo aveva l'abitudine di appoggiare lì il pennello quando si metteva a riflettere. Tuttavia, ciò che più lo intrigava, era il fatto che Jeon stesse usando la mano libera per tenere un sacchetto del ghiaccio appoggiato sulla fronte.

-Che hai fatto lì?- chiese Park avvicinandosi e allontanando la mano del ragazzo dal punto, dove poté vedere un leggero taglio sopra un piccolo bernoccolo.
-Che cos'è?

-Sta nascendo un corno, non vedi?

Anche se sapeva che Jungkook lo stava prendendo in giro, Jimin non riuscì a non trattenere una risata dopo aver sentito tali parole. Anche Jeon rideva mentre il maggiore gli dava delle pacche sulla spalla, e mentre cercava si smettere di ridere, chiedendo il vero motivo di quel bernoccolo sulla sua fronte.

-Lo spigolo della porta ha sbattuto qui- si arrese.

-Quella del nostro dormitorio?- Jungkook annuì.
-Com'è successo?

-Qualcuno ha aperto la porta ed io ho avuto la sfortuna di trovarmici vicino nel momento in cui è successo.

-Chi ha aperto la porta?- Jimin rideva, facendo si che Jungkook si distraesse per via del colore rosa.
-Hobi hyung?

-No.

-Chi allora?

Jeon guardò con fare annoiato il maggiore, odiava quando faceva tante domande, tuttavia Jimin aveva un'espressione incuriosita, e non avrebbe di certo smesso di insistere.

-È stata una ragazza...

-Una ragazza è stata qui?- il corvino sembrava scioccato, ma un sorriso cominciò a crescere sul suo viso.

-Non pensare male, hyung.

-Jeon Jungkook, sei un monello.

Il più giovane manteneva un'espressione indignata sul volto mentre osservava nuvole rosa distaccarsi dal cielo azzurro. Jimin riuscì a smettere di ridacchiare solo quando percepì che l'amico non si trovava a suo agio con quella situazione.

-Perché diavolo c'era una ragazza qui?- chiese cercando di riprendersi.

-Non ti risponderò.

Lack Of Color · jjk [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora