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-Jungkookie, ne sei sicuro?- chiese Hoseok, mentre controllava il suo aspetto allo specchio ancora una volta.

-Sì, hyung. Ho già detto che sei bellissimo.

Il maggiore rise dell'espressione di Jungkook, il quale era già frustrato per il fatto che il suo hyung stesse dubitando di lui. Hoseok a breve sarebbe uscito per un colloquio di lavoro e non voleva che nulla andasse storto, anche se si trattava di un lavoro part-time. Il suo nervosismo e la sua insicurezza non stavano aiutando per niente, ma già dalla sera anteriore i suoi due dongsaengs avevano cercato di convincerlo che sarebbe andato tutto a gonfie vele, e fecero diverse pagliacciate affinché lui potesse ridere e distrarsi. Jung era davvero molto grato per averli nella sua vita.

-Scusa- Hobi rise, scompigliando di poco i capelli di Jungkook, e subito dopo osservò l'orologio per l'ennesima volta.
-Credo sia meglio ch'io vada adesso.

-Ma manca ancora più di un'ora al colloquio, arriverai in super anticipo se parti in questo momento.

-E se ci fosse traffico? Preferisco arrivare prima, così non corro il rischio di arrivare in ritardo- l'arancione e il giallo ritrassero leggermente il nervosismo del maggiore.

-Va bene- Jungkook rilasciò una risata delicata, sapendo che Hoseok non sarebbe riuscito a rimanere chiuso in camera ancora a lungo.
-Non essere nervoso, non appena ti vedranno, vorranno subito assumerti.

-Aigoo, non essere esagerato.

-È vero, hyung. La tua luce si sprigiona in qualunque posto, nessuno sarà pazzo a sufficienza da non volerti assumere.

-Spero di non deludere le aspettative- rise, mentre avanzava verso la porta.
-Grazie, Jungkookie, davvero.

-Buona fortuna, Hobi hyung, credo in te!

Hoseok ringraziò il minore ancora una volta, lasciando aleggiare i suoi colori nell'aria mentre usciva dalla stanza. Jungkook sorrise, sapendo che sarebbe andato tutto bene. Non aveva detto tutte quelle cose solo per incoraggiare il suo hyung, bensì perché lui stesso era convinto della loro veridicità. Non appena si ritrovò da solo nel dormitorio, si sdraiò sul suo letto, fin troppo pigro per fare qualsiasi cosa. Jimin era uscito per esercitarsi in qualche attività, e questo contribuiva alla sua noia, già che anche Hoseok non sarebbe tornato così presto.

Si lasciò scappare un leggero sospiro, afferrando il suo cellulare e aprendo una social media qualunque. Mentre era distratto nel far scorrere lo schermo, iniziò a canticchiare casualmente una canzone, facendo subito dopo una smorfia per la mescolanza di nero e bianco sorta davanti a lui. Grigio. A volte si dimenticava persino dell'esistenza di quel colore, anche perché era quello che era più abituato a vedere sin dalla sua nascita. Tuttavia, in momenti come questi in cui restava solo, senza nessun altro suono locale, i suoi sensi erano ancora più fini di quanto non lo fossero già, pertanto finiva inevitabilmente per ricordarsi e percepire la sua colorazione. In ogni caso, aveva sempre odiato il colore della sua voce.

Flashback on

Il piccolo Jungkook si trovava seduto sul pavimento di camera sua, in un angolo della stanza, intento a giocare con i suoi giocattoli in modo triste. Era già la terza volta che saltava la scuola quella settimana, sostenendo che si stava sentendo male. Nonostante sua mamma non gli credesse, voleva dare un tempo a suo figlio, ma stava già rimanendo afflitta.

Lack Of Color · jjk [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora